L'India cerca alleati
per arginare la Cina

28/12/2010

Fra il 15 e il 19 dicembre 2010 il premier cinese Wen Jiabao si è recato in visita in India e Pakistan. Nonostante Nuova Delhi e Pechino abbiano firmato accordi economici di varia natura per sedici miliardi di dollari, l’India continua a essere preoccupata dei legami fra Islamabad e Pechino.

  Gli interessi cinesi in Pakistan.

Prima di arrivare in India, Wen si è recato in Pakistan per siglare una lunga serie di accordi economici.  Oltre a firmare impegni su progetti futuri, la Cina

1)    ha dato 229 milioni di dollari subito per la ricostruzione del Pakistan dopo le devastanti alluvioni della scorsa estate (mappa a lato);

2)    ha deciso di erogare un prestito da 400 milioni di dollari per progetti vari ancora da definirsi (questo senso pratico immediato è uno dei motivi per cui il Pakistan ama la Cina);

3)    ha deciso di investire 35 milioni di Euro per la costruzione di un centro culturale.

La Cina provvederà anche alla costruzione e all’ampliamento di alcune infrastrutture, fra cui l’autostrada del Karakorum che collega il porto pakistano di Gwadar (costruito dai Cinesi) allo Xinjang cinese. Finora il porto non è stato sfruttato a dovere perché è mal collegato ai centri industriali cinesi: perciò Pechino si è impegnata a costruire una ferrovia e un oleodotto fra Gwadar e Kashgar (Xinjang), parallelamente all’autostrada del Karakorum, per raggiungere direttamente l’Oceano Indiano senza circumnavigare  il Sudest Asiatico.

I Cinesi già investono nell’estrazione e produzione di metalli preziosi in Pakistan e hanno iniziato a costruire infrastrutture energetiche di importanza strategica. In cambio degli investimenti il Pakistan avrebbe deciso di affidare la gestione del porto di Gwadar, ora in mano a un’azienda di Singapore, alla Cina.

L’India teme l’iniziativa cinese su Gwadar, perché teme che il Pakistan, per ora molto instabile, possa rafforzarsi grazie all’aiuto cinese, mettendo a repentaglio gli interessi indiani nella regione e minacciando Nuova Delhi. Ovviamente si tratta di un’iniziativa strategica fondamentale per l’economia cinese, cui Pechino non rinuncerà.

A preoccupare ulteriormente l’India è l’atteggiamento degli Stati Uniti che, pur rimanendo importanti alleati, non possono esercitare troppa pressione sul Pakistan perché hanno assolutamente bisogno della collaborazione pachistana per combattere i Talebani e al Qaeda in Afghanistan.

La Russia ne approfitta.

Nuova Delhi ha perciò iniziato a vagliare altre ipotesi di alleanze optando per la Russia – memore di come durante la Guerra Fredda URSS e India intrattenessero ottimi rapporti. Il 20 dicembre scorso il presidente russo Dmitri Medvedev si è recato in visita ufficiale in India per sondare il terreno. Con l’aiuto russo l’India potrebbe contrastare l’ascesa cinese senza dover contare esclusivamente sull’alleato americano, mentre la Russia potrebbe appoggiare una soluzione condivisa per l’Afghanistan, che tenga conto anche degli interessi indiani.

A cura di Davide Meinero

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