La Russia
vorrebbe costruire un altro gasdotto in Europa

10/04/2013

Il 4 aprile 2013 il presidente Putin ha annunciato che Gazprom riprende a lavorare al progetto di gasdotto Yamal-Europa II, che staccandosi dall’esistente Yamal I in Bielorussia attraverserà la Polonia e giungerà in Slovacchia (vedere mappa a lato). 

Yamal II offrirà alternative all’attuale tratto di gasdotto che attraversa l’Ucraina. Da anni la Russia ha periodicamente contrasti sui costi e sui prezzi del gas e del suo transito, sia con la Bielorussia, sia con l’Ucraina. Yamal II metterà in competizione l’Ucraina e la Polonia: il gas russo potrà raggiungere l’Europa centrale e i Balcani indifferentemente attraverso l’uno o l’altro paese. Inoltre si sta accelerando la costruzione di Southstream, che dovrebbe esser terminato entro il 2015, fornendo ancora un’altra alternativa di transito.

Yamal II è la risposta russa alla recente crisi con l’Ucraina. L’Ucraina ha ridotto gli acquisti di gas russo, perché troppo caro. La Russia ha allora chiesto 7 miliardi di dollari per rottura di contratto, e l’Ucraina ha risposto aumentando i costi di transito del gas russo che attraversa il territorio ucraino. Yamal II aumenterebbe invece il potere contrattuale della Polonia nei confronti della Russia, e nel contempo la legherebbe di più al gas russo. La Polonia sta cercando di diversificare le fonti di energia, soprattutto per usare il carbone e il gas di scisti di cui è ricca. Per diversificare anche i fornitori di gas sta costruendo un terminale per la rigassificazione di gas naturale liquefatto, che può essere trasportato su nave da qualunque parte del mondo. L’annuncio di Putin non è stato evidentemente concordato con la Polonia, perché il governo polacco rispondendo ai giornalisti che volevano saperne di più ha detto soltanto che non può essere Gazprom a decidere se e come usare il territorio polacco.

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