La Francia e le navi da consegnare alla Russia:
quale interesse prevarrà?

La Vladivostock, nave d’assalto porta-anfibi di classe Mistral costruita dai cantieri francesi della DCNS, dal 21 novembre 2014 è pronta per essere consegnata al committente: la marina militare russa. Una seconda nave sorella, la Sevastopol, sarà pronta entro un paio di giorni. La DCNS vorrebbe consegnarle subito; 400 marinai russi sono pronti a salire a bordo a Saint Nazare, dopo un periodo di addestramento, per portarle in patria. Se le due navi non saranno consegnate, la Russia ha già annunciato che chiederà i danni, per una cifra tale che potrebbe portare alla rovina la DCNS. Ma il governo francese non rilascia il permesso di navigazione e di esportazione delle due navi per motivi politici: l’Unione Europea e la NATO non vogliono che in questo periodo si consegnino forniture militari alla Russia, perché la Russia ha violato l’integrità territoriale dell’Ucraina.

Un giornale locale ha scritto che ai marinai russi è stato fisicamente impedito di portare fuori dai loro alloggiamenti i bagagli personali, ed è anche fisicamente impedito di portare a bordo cibo e altri rifornimenti, per evitare che possano andarsene con le navi anche senza i permessi. Parigi ha messo la sordina all’affaire: non si rilasciano informazioni, né dichiarazioni. I Russi sostengono che la consegna è ora promessa per il 27 novembre, la Francia non conferma né smentisce. Qualcuno dice che la consegna potrebbe avvenire segretamente tramite un paese terzo, un finto acquirente che potrebbe apparire ufficialmente come destinatario, ma le navi sarebbero consegnate ai Russi.

Sarà interessante vedere come andrà a finire: prevarrà l’interesse economico della Francia o la solidarietà politica all’interno della NATO e dell’UE?