La Cina entra nel Fondo Monetario Internazionale!

02/12/2015

Il 30 novembre 2015 verrà ricordato nella storia del mondo per un evento che è passato inosservato ai più: la valuta cinese è entrata nel paniere dei Diritti Speciali di Prelievo (SDR, Special Drawing Rights). Questo significa che le banche e gli stati del mondo potranno prima o poi usare lo yuan cinese come valuta in cui tenere parte delle riserve, al posto del dollaro o dell’euro o dello yen giapponese o della sterlina inglese…  È la prima valuta del paniere che non appartiene a un alleato storico dell’America, poiché gli Stati Uniti hanno ancora il diritto di veto sull’ingresso dei diversi paesi nelle istituzioni monetarie internazionali forgiate nel 1944 a Bretton Woods, fra cui il Fondo Monetario Internazionale.

Gli SDR vennero pensati nel 1969 come una nuova valuta universale in cui le banche e gli stati possono calcolare i rispettivi debiti e crediti. Ma sono una valuta che viene emessa soltanto dal Fondo Monetario Internazionale, perciò sono poco usati e costituiscono soltanto il 6% delle riserve valutarie globali. Al posto degli SDR vengono usate come riserve le valute che lo compongono. Se la Cina e altri paesi decideranno di tenere molte più riserve in SDR o in yuan anziché in dollari, l’industria finanziaria degli Stati Uniti perderà probabilmente la gestione di molti capitali.  

Ma c’è di più: i paesi le cui valute entrano del paniere dei SDR decidono anche come vengono usati dal FMI gli ingenti fondi a sua disposizione (850 miliardi di dollari) per aiutare paesi in difficoltà: a quali paesi destinarli, per quale ammontare, per quanto tempo. Sono decisioni di grande peso nella politica internazionale. Il fatto che gli Stati Uniti abbiano dato via libera all’accettazione della Cina è un segno di grande apertura e di grande fiducia nel futuro delle relazioni fra la Cina e gli USA. 

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