Il Turkmenistan
fra Turchia e regione indiana

17/12/2015

Erdogan è stato in visita di stato in Turkmenistan l’11 e 12 dicembre 2015, nell’ambito dell’attiva promozione da parte turca dei rapporti con i paesi dell’Asia Centrale, che hanno larga parte di popolazione di origine e di lingua turca, e sono anche ricchi di gas e petrolio. Tuttavia il Turkmenistan non vuole impegnarsi in rapporti troppo stretti con la Turchia, sia per non  mettere in allarme la Russia, sia perché teme la possibile diffusione dell’islamismo. Per questo nel 2011 il Turkmenistan ha chiuso tutte le scuole turche nel proprio territorio, e le sedi delle ONG di matrice turca. 

I rapporti commerciali fra Turchia e Turkmenistan sono cospicui. Il 26% delle importazioni in Turkmenistan provengono dalla Turchia – si tratta per lo più di macchinari. Il Turkmenistan produce circa 83 miliardi di metri cubi di gas l’anno, che esporta al 58% in Cina. La Turchia vorrebbe che il Turkmenistan desse il suo accordo per esportare il suo gas attraverso il Mar Caspio e il gasdotto Trans-Anatolico, attualmente in costruzione, che dall’Azerbaigian attraversa la Turchia e prosegue verso l’Europa. Il progetto interessa molto anche all’Europa. Ma il Turkmenistan è riluttante a impegnarsi in progetti che possono irritare la Russia. Preferisce puntare sul progetto di un grande gasdotto verso l’Afghanistan, il Pakistan e l’India, chiamato TAPI (mappa a lato), per cui però si stentano a trovare finanziamenti. Ora il Turkmenistan ha deciso di entrare con una quota dell’85% nel consorzio per la realizzazione del progetto, il che comporta un impegno finanziario cospicuo. Il rimanente 15 % dovrebbe essere sottoscritto dai tre paesi destinatari dal gas. La Asian Development Bank sta già finanziando infrastrutture in Afghanistan, Pakistan e India, che serviranno per completare il progetto TAPI. Occorre però ancora trovare sul mercato finanziario globale, o presso imprenditori del settore, 3 miliardi di dollari perché il progetto possa partire. Il problema maggiore è il rischio di terrorismo in Afghanistan e in Pakistan. Il gasdotto dovrà attraversare territori che sono in mano ai Talebani:  occorrerà che le tribù di Talebani sull’uno e sull’altro versante del confine partecipino in qualche modo ai profitti per accettare il gasdotto e proteggerlo da attacchi, sia in fase di costruzione sia in fase di operatività. 

Il Turkmenistan non vuole impegnarsi in rapporti troppo stretti con la Turchia per non mettere in allarme la Russia e perché teme la diffusione dell’islamismo. Per questo nel 2011 il Turkmenistan ha chiuso tutte le scuole turche nel proprio territorio, e le sedi delle ONG di matrice turca.

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