La tecnologia cambia la sicurezza e la difesa

11/12/2017

Armi atomiche, missili intercontinentali, droni, satelliti, cacciabombardieri hanno cambiato la difesa dei paesi del mondo, ma incidono sulla loro sicurezza molto meno di quanto si creda, perché non hanno cambiato le condizioni delle invasioni.

Se in passato un popolo vicino voleva invadere e occupare il nostro territorio, era molto più facile fermarlo combattendo in un luogo in cui il nemico fosse in condizione di difficoltà per raggiungerci: sulla riva di un fiume o di un mare, su cime di montagne, ai bordi di un grande deserto. La tecnologia che devasta anche a grande distanza o dal cielo non ha cambiato molto questa situazione. Il nemico che vuole impossessarsi delle nostre risorse deve invadere il nostro territorio e occuparlo stabilmente, altrimenti appena si ritira noi torniamo a prenderne possesso. Ancora oggi sono le barriere naturali a rendere improbabili le invasioni.

Tutti i popoli hanno sempre cercato di avere frontiere naturali impervie e profonde e hanno combattuto attraverso la storia per raggiungerle.  Dove non ci sono barriere naturali che possano fare da confine, le invasioni sono frequenti e le popolazioni perseguono sempre politiche per prevenirle. La dinamica fra popolazioni di pianura e popolazioni di mare ha forgiato la storia d’Europa (per approfondire guarda il video ‘La geopolitica dell'Europa parte III - La dinamica fra popoli di pianura e popoli di mare in Europa’).

Le rotte del commercio globale invece si controllano dal mare e dal cielo: ci sono strettoie geografiche, passaggi obbligati o choke points, dove si sviluppano frequentemente colpi di stato, guerriglie locali e operazioni di pirateria.  Si noti che, a eccezione del canale di Panama, tutti i choke points si trovano in Eurasia e sulle coste dell’Africa Orientale.

Oggi sono soprattutto le portaerei, gli anfibi, le navi lanciamissili e i satelliti americani a pattugliare i choke points del mondo per mantenerli aperti al commercio mondiale. Tutti i governi del mondo, per quanto ostili agli Stati Uniti, oggi rispettano questa loro indispensabile funzione.  Attacchi giungono invece dai gruppi che vogliono impossessarsi del potere in qualche stato lungo i choke points per imporre balzelli e limitazioni al commercio mondiale. 

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