Somalia e terrorismo

30/01/2009

28 gennaio 2009   Durante la cerimonia per il giuramento di Obama l’FBI era in allarme per le voci di un possibile attentato organizzato da terroristi somali del gruppo al-Shabab (gioventù-giovinezza). Negli ultimi mesi 12 ragazzi della comunità somala di Minneapolis sono spariti, portando con sé vestiti e oggetti. Si teme che siano stati reclutati da gruppi terroristici e che prima o poi ricompaiano per compiere attentati. L’ultimo fra i ragazzi spariti ha chiamato i genitori per tranquillizzarli ed ha detto di essere in Somalia.  La comunità somala di Minneapolis consta di circa 80.000 persone, di cui soltanto la metà con il permesso di soggiorno. La comunità si è andata formando dagli anni ‘90, quando la Chiesa Luterana locale aiutava i Somali affamati a venire negli USA. I giovani spariti frequentavano nel tempo libero una scuola coranica locale ed erano tutti figli di donne sole, forse più suscettibili ad esser influenzati da figure d’aspetto paterno e autorevole.   Il governo e il parlamento somalo sono da anni sotto attacco da parte di insorti islamisti, che ormai controllano larghe parti del paese. La sede del parlamento era a Baidoa, che ora è in mano ai ribelli.   Il parlamento perciò si raduna a Gibuti, ma il prossimo mese dovrebbe spostarsi a Mogadiscio, dove però le condizioni di sicurezza sono precarie. Il parlamento deve eleggere un nuovo presidente il 30 gennaio prossimo. È dal 1991 che il governo somalo non esiste o non riesce in effetti a gestire il potere nel paese.  

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