Inuitland
La Groenlandia procede verso l’indipendenza

30/01/2009

I groenlandesi hanno votato martedì 25 novembre per l’indipendenza dalla Danimarca. Durante la notte i fuochi d’artificio hanno illuminato la città di Nuuk, capitale della Groenlandia per celebrare il risultato delle elezioni, un successo atteso, visto che le proiezioni davano il 75% della popolazione favorevole alla proposta. Il primo ministro, Hens Enoksen ha dichiarato che questo risultato rappresenta il passo fondamentale verso la piena autonomia dopo tre secoli di dominazione danese.  La popolazione Inuit della Groenlandia potrà finalmente avere un ruolo nel panorama mondiale. La Danimarca fece della Groenlandia una colonia nel 1776, nel 1979 l’isola ottenne lo statuto di autogoverno nel quale il capo del governo groenlandese rimase comunque la regina Margherita II di Danimarca. Queste elezioni stabiliscono la volontà del popolo groenlandese di assumere il controllo degli aspetti amministrativi e politici del paese a partire da giugno 2009. La popolazione otterrà lo status giuridico internazionale come popolo indipendente, e la lingua Inuit diventerà lingua ufficiale della Groenlandia. Come parte del nuovo accordo interno, Copenhagen dovrà consultare Nuuk su decisioni inerenti la politica estera e la sicurezza dell’isola. La Groenlandia continuerà a percepire un sussidio dalla Danimarca, di circa 3.2 miliardi di corone danesi pari a circa 540 milioni di dollari US all’anno, pari alla metà del budget annuale del paese. Al centro del nuovo accordo tra la Danimarca e la Groenlandia vi è un piano mirato alla totale indipendenza dell’isola senza usufruire più del sussidio. I groenlandesi sperano che il riscaldamento globale favorisca l’accesso ai depositi petroliferi e alle risorse minerarie sommersi dai ghiacci. Copenhagen e Nuuk si sono accordati su una divisione dei profitti ottenuti dallo sfruttamento delle risorse. Per due corone danesi guadagnate dalla Groenlandia, Copenhagen ridurrà il sussidio di una corona danese.   Quando in giugno la Groenlandia otterrà l’indipendenza sarà il paese meno popolato del mondo con un territorio tre volte la Francia e una popolazione di 57,000 individui. Alcuni ostacoli minano il raggiungimento della piena autonomia. Nonostante le speranze per il futuro, ad oggi la pesca costituisce l’unico robusto settore dell’economia, la disoccupazione è molto alta, le infrastrutture scarseggiano e il sistema scolastico deve essere implementato. Inoltre, i partiti politici locali sono accusati di corruzione e favoritismo. I problemi di ordine sociale sono una piaga per l’isola. L’alcolismo è diffusissimo e il suicidio è infallibilmente comune. Il governo groenlandese ha chiesto agli impiegati delle aziende pubbliche, compresi taxisti e uffici postali, di denunciare i clienti che manifestano tendenze suicide.   Altri paesi hanno interesse nei confronti della Groenlandia e sicuramente eserciteranno influenze. Tra di essi gli Stati Uniti che hanno mantenuto una base militare nella parte settentrionale dell’isola dal 1950. Questa presenza statunitense non è sempre stata vista positivamente dagli autoctoni. Gli Inuit sono stati trasferiti per permettere la costruzione della base US in una zona strategica e si è molto discusso su di una bomba all’idrogeno non esplosa sprofondata nelle acque costiere.   Con il risultato ottenuto con le elezioni  non sarà  più possibile comprare la Groenlandia, come è stato proposto 60 anni fa -  sicuramente non per 100 milioni di dollari,  come offerti dalla Danimarca.  

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