L'Iran e il futuro dell'Afghanistan

23/02/2009

Liberamente tratto da un’analisi di Greg Bruno per il Council on Foreign Relations
 
16 febbraio 2009
 
L’esercito americano e i leader politici statunitensi hanno recentemente affermato che l’Iran, che fino a pochi mesi faceva parte dell’“asse del male”, potrebbe svolgere un ruolo importante nella pacificazione dell’Afghanistan. Nonostante le preoccupazioni sul programma nucleare e sui finanziamenti che l’Iran garantisce ai gruppi terroristici della regione, il generale David Petraeus, comandante delle forze statunitensi, ha ribadito che Washington e Teheran potrebbero collaborare nella stabilizzazione dell’Iran.
 
L’Iran è stato più volte accusato di fornire armi ai ribelli Talebani che operano sul confine fra Pakistan e Afghanistan e, anche se le accuse sono diminuite negli ultimi mesi, è probabile che Teheran si serva dei Talebani per colpire le truppe americane nella regione e indebolirle.
 
Legami con l’Afghanistan
 
L’Iran ha molti  legami culturali e linguistici con l’Afghanistan, in particolare con i Tagiki, con gli Afghani di lingua persiana della provincia di Herat e con gli Hazeri , una minoranza sciita che risiede nell’Afghanistan centrale e settentrionale. L’influenza storica dell’Iran nella regione è stata consistente: Herat fu la capitale dell’impero persiano all’inizio del XV secolo e rimase il centro del potere iraniano fino a quando venne conquistata da Dost Mohammed Khan nel 1863.
 
Di recente l’Iran ha fatto più volte scelte non sgradite agli Stati Uniti.  Negli anni ‘80 ha aperto i confini per accogliere i milioni di profughi afghani durante la guerra contro l’Unione Sovietica. Negli anni ’90 ha lavorato a stretto contatto con diversi gruppi di mujaheddin, fra cui l’Alleanza del Nord dei Tagiki, gli Uzbeki e le milizie Hazare per contrastare l’influenza sovietica e più tardi il potere talebano.  Dopo che i Talebani si insediarono al potere nel 1996, il leader supremo iraniano denunciò i il gruppo come “un’offesa all’Islam” e l’omicidio di undici diplomatici iraniani e di vari camionisti nel 1998 provocò quasi un conflitto militare.
 
Ma l’influenza iraniana non è così ben accetta in Afghanistan.  Storicamente le tribù afgane indipendenti hanno resistito alle invasioni dell’impero persiano per salvaguardare i propri diritti.  Negli ultimi anni sono stati approvati progetti iraniani per la ricostruzione di strade e infrastrutture di vario tipo, fra cui una ferrovia che dovrebbe collegare i due paesi, da Herat a Khaf. L’Iran ha offerto inoltre aiuti umanitari a Kabul per un valore di 500 milioni di dollari a partire dal 2001.
 
Interessi e opportunità
 
L’Iran avrebbe molto da guadagnare dalla stabilizzazione dell’Afghanistan. Il 4% delle esportazioni dell’Iran del 2006 furono verso l’Afghanistan; al momento Teheran sta costruendo strade per ampliare la propria base industriale nella parte occidentale dell’Afghanistan. Pacificando il paese si potrebbe anche colpire più  facilmente il traffico di droga che proviene dall’Afghanistan e passa attraverso l’Iran.
Negli ultimi anni Teheran ha lavorato con i paesi occidentali per trovare un sistema di governo post-talebano, ha normalizzato i rapporti con il presidente Hamid Karzai e ha consegnato agli Americani numerosi membri di al Qaeda e  Talebani che si erano rifugiati in Iran.
 
Una tattica diversa
 
Le relazioni fra gli Stati Uniti e l’Iran sono state finora fredde proprio a causa dell’appoggio iraniano al terrorismo islamico, prima in Iraq e poi in Afghanistan. Alcuni ufficiali statunitensi hanno dichiarato di aver trovato in mano ai Talebani armi di fabbricazione chiaramente iraniana.
L’Iran è stato inoltre accusato di offrire ospitalità ai ribelli afgani e di violare costantemente lo spazio aereo dell’Afghanistan.
Secondo diversi esperti l’Iran trae  vantaggi dall’instabilità afgana, in quanto gli Stati Uniti, occupati a pacificare la regione, difficilmente potranno imbarcarsi in una nuova guerra contro la repubblica islamica servendosi delle basi militari afgane e il governo iraniano potrà continuare indisturbato il proprio programma di arricchimento dell’uranio.
 
Altri invece sono più scettici e non sono sicuri che il governo iraniano sia il diretto responsabile del traffico di armi verso i militanti,  e accusano piuttosto le frange più estremiste dell’Iran – come alcuni membri delle Guardie della Rivoluzione.
 
Stati Uniti, Iran e futuro dell’Afghanistan
 
Permane comunque la sensazione che l’Iran possa svolgere un ruolo fondamentale nella stabilizzazione dell’Iran. La NATO, gli ufficiali statunitensi e i vertici delle Nazioni Unite hanno notato l’appoggio iraniano al governo di Kabul. Molti esperti hanno poi ribadito che l’Iran intende stabilizzare il suo vicino anche  per ragioni commerciali.
 
Tuttavia la repubblica islamica continua a mantenere un atteggiamento ambiguo in diversi ambiti. Il recente lancio di un satellite, che fa pensare ad un imminente sviluppo di un sistema missilistico, ha destato una certa preoccupazione nel mondo occidentale.
Non sarà facile spingere Teheran a cooperare con gli Americani,  proprio a causa dell’astio nato dopo il colpo di stato progettato dalla CIA nel 1953 e cementato dalla rivoluzione islamica del 1979.  
 

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