La Corea del Sud
di fronte alla crisi

26/05/2009

Il 18 maggio 2009 il servizio doganale della Corea del Sud ha registrato un surplus commerciale per il  mese di aprile di 5,79 miliardi di dollari, in aumento rispetto ai 4,28 miliardi del mese precedente. Un aumento sostanziale del surplus non indica sempre un miglioramento, dato che può dipendere anche da una diminuzione delle importazioni - infatti le esportazioni sono diminuite del 19,6% rispetto all’anno prima, mentre le importazioni sono scese del 35,6%.   L’economia sudcoreana si è salvata parzialmente dalla crisi finanziaria a causa del crollo della sua valuta nella seconda metà del 2008 - il che ha posto la Corea del Sud in una posizione particolarmente competitiva per le esportazioni, proprio nel momento della crisi internazionale. Fra i paesi dell’Asia orientale la Corea del Sud è l’unico ad aver dato segni di rapido miglioramento.   Seoul da sempre riesce ad affrontare le crisi meglio di altri paesi, perché preferisce affrontare un breve periodo di intensa crisi - e di impoverimento generale – e attuare subito le riforme necessarie a rilanciare l’industria del paese. Il Giappone, al contrario, da più di 15 anni cerca di contenere gli effetti negativi delle crisi senza però riuscire a rilanciare l’economica del paese, che si trova ancora in fase di stagnazione. Anche la Cina, pur di mantenere la coesione sociale, ha evitato di attuare le riforme e ha scelto di sostenere le esportazioni con sussidi.    

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