Ridotte le sanzioni alla Siria

30/07/2009

Il 27 luglio 2009 l’ambasciatore siriano negli Stati Uniti ha dichiarato che il governo statunitense ha rimosso il divieto di esportare prodotti informatici e beni destinati all’industria aeronautica in Siria, e che l’amministrazione Obama sta vagliando l’ipotesi di allentare ulteriormente le sanzioni per migliorare le relazioni fra i due paesi. La notizia giunge all’indomani dell’incontro fra l’inviato statunitense George Mitchell e il presidente siriano Bashar al Assad.
 
In cambio di queste concessioni Washington si aspetta che la Siria prenda le distanze dall’Iran, da Hezbollah e da Hamas e che collabori con i servizi segreti statunitensi per stanare i membri di al Qaeda nella regione. Gli Stati Uniti sono anche disposti a chiudere un occhio sull’omicidio del primo ministro libanese Rafik al Hariri e a riconoscere l’egemonia siriana sul Libano pur di strappare via la Siria dalle mani della Repubblica Islamica. Ma Damasco sta continuando ad alzare il prezzo: recentemente infatti ha chiesto all’Arabia Saudita – che ha finanziato gli attuali colloqui - 14 miliardi di dollari per “facilitare” i negoziati.
La partita quindi non è ancora chiusa.
 

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