Il 30 luglio un articolo su Strategic Forecast sostiene che gli Hezbollah si stanno preparando per un possibile attacco da parte di Israele. La cosa appare strana, perché non si capisce quale interesse avrebbe Israele in questo momento ad attaccare gli Hezbollah del Libano. Però la cosa si capisce meglio se si considera che Stratfor ripetutamente dice che tutte queste informazioni arrivano dagli stessi Hezbollah. Hezbollah vuole far sapere queste cose. Ci si può domandare il perché. Gli eventi futuri ce lo faranno capire.
Riassumiamo per i nostri lettori il contenuto dell'articolo.
I comandanti militari di Hezbollah temono che Israele si prepari ad attaccare, e stanno organizzandosi per questa evenienza con turni speciali di guardia lungo il confine e addestramento militare degli studenti (in vacanza per l’estate) nella valle della Bekaa. L’addestramento è concentrato sull’uso di missili anti-carro e bazooka.
Gli Hezbollah si sono molto allarmati per l’esplosione del deposito di armi del villaggio di Khirbit Silim lo scorso 14 luglio.
Gli Israeliani hanno fornito da tempo alle forze dell’UNIFIL in Libano la posizione di un centinaio di depositi di armi degli Hezbollah, chiedendo che vengano smantellati, così come richiede la risoluzione ONU 1701. Poiché l'UNIFIL non si decideva ad agire, il contingente francese ha deciso di farlo in proprio ed ha fatto saltare il deposito di Khirbit Silim.
Gli Hezbollah ritengono che Israele e gli USA abbiano elaborato un piano per un eventuale attacco contro l'Iran, e che questo piano preveda che gli Hezbollah - alleati dell'Iran - vengano disarmati davvero, con le buone o con le cattive - cioè con un attacco previo israeliano, se non ci pensa l'UNIFIL.
Hezbollah è anche preoccupato dalle
trattative fra l’Occidente e la Siria tramite l'Arabia Saudita, e ritiene di non poter più contare sul sostegno leale della Siria. Perciò sta procedendo ad una riorganizzazione dei propri vertici militari che garantisca legami diretti e leali con Teheran (una epurazione interna?), anche se la Siria si barcamena fra le parti, e continua ad offrire collaborazione all’Iran e agli Hezbollah.
L'ambasciata iraniana a Damasco e i Siriani stanno provvedendo a fortificare residenze sui pendii delle montagne vicino alla stazione turistica di Zabadani, in Siria, perché i comandanti iraniani ed Hezbollah possano insediarvisi in caso di attacco da parte di Israele. Le residenze sono attrezzate con sistemi di comunicazione sofisticati per rimanere in contatto costante con il Libano, oltre che essere veri e propri bunker indistruttibili.
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