Le forze di sicurezza
dell'Afghanistan

31/07/2009

Da un’analisi di Greg Bruno per il Council on Foreign Relations dell’aprile 2009.   Il nuovo corso della guerra in Afghanistan prevede il passaggio delle consegne alle forze di sicurezza nazionali ed il ritiro degli eserciti della Coalizione. Ma  prima che gli Afghani siano in grado di provvedere alla propria sicurezza passerà ancora lungo tempo, ed occorreranno  investimenti e addestramenti prolungati.   Le forze di sicurezza afgane sono composte di:   ·         esercito di terra ·         aviazione ·         polizia.   Secondo l’amministrazione americana l’esercito di terra dovrebbe raggiungere presto un effettivo di 134.000 uomini, la polizia un effettivo di 82 000 uomini. In realtà nonostante 16,5 miliardi di dollari di spesa da parte degli USA l’esercito è ancora lontano dall’essere efficiente. Il 17% delle  armi leggere consegnate dal 2002 in poi sono sparite. Gli uomini effettivamente impiegati sul terreno sono circa 52.000, e mancano di veicoli di trasporto adeguati. Hanno dei normali Ford Ranger. Il generale Wardak, ministro afgano della difesa, sostiene che l’esercito afgano era meglio equipaggiato quando combatteva i Sovietici.   La polizia conta 76.000 uomini, ma  corruzione, regole  inadeguate e insufficiente addestramento la rendono poco efficiente. Soprattutto preoccupante è l’atteggiamento prepotente e talora brutale della polizia verso i cittadini afgani, che la rende invisa alla popolazione, tant’è vero che i ribelli  attaccano la polizia molto più che i soldati.    L’aviazione è ancora in fase nascente, con 13 elicotteri e 7 aerei da trasporto di portata media.     Molte speranze sono riposte in un nuovo tipo di forza di sicurezza, le forze di protezione tribali, che si stanno costituendo in Afganistan su base regionale, sul modello delle milizie tribali irachene. Il rischio  nell’armare ed addestrare le tribù è che le milizie tribali finiscano col combattersi fra di loro, se dovessero sorgere dissensi a rinfocolare le rivalità tradizionali.   Senza contare  che mentre lo stipendio che lo stato offre è di circa 100 dollari mensili, i Talebani  ne offrono 300 (si arricchiscono con il commercio dell’oppio). Fondamentale sarà comunque  il programma di istruzione ed addestramento che la Coalizione  riuscirà a mettere in piedi per il futuro. A questo scopo molti problemi nascono dalla diversa visione e dalla diversa organizzazione dei comandanti militari dei diversi paesi della coalizione: la  mancanza di visione e di obbiettivi comune disperde le forze e spreca le risorse.     A cura di Laura Camis de Fonseca  

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