30 luglio 2009
Da alcune settimane governo ed esercito pakistani usano tutti i mezzi di comunicazione di massa e le occasioni in cui si pronunciano discorsi pubblici per sollecitare le simpatie dei Pakistani verso l'esercito e lo stato, e per alimentare ostilità verso i Talebani che hanno ucciso tanti Pakistani in attentati e distrutto villaggi interi. È un nuovo approccio per influenzare l'opinione pubblica in favore dello stato e delle sue istituzioni, che potrebbe aver successo se perseguita con determinazione e con unità d'intenti, senza fratture al vertice.
I profughi cacciati dalle regioni di frontiera durante gli scontri fra esercito e talebani stanno tornando ai loro villaggi: ma i villaggi sono distrutti, manca l'acqua e l'elettricità, i raccolti sono andati persi. Lo stato sta cercando di organizzare rifornimenti e aiuti, ma c'è il rischio che appaia più allettante per gli uomini giovani e baldanzosi l’offerta dei Talebani o di alQaeda: 300 dollari al mese per militare con gli insorti che fanno attentati e imboscate in Afghanistan.
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