Il 28 agosto 2009 il presidente colombiano Alvaro Uribe è arrivato in Argentina per un incontro con l’Unione delle Nazioni del Sudamerica (UNASUR). Durante il meeting Uribe è stato criticato per il suo recente accordo con gli Stati Uniti, che prevede un incremento delle attività militari americane in territorio colombiano e l’apertura di nuove basi militari - che passeranno da due a sette. Le nuove basi rimpiazzeranno la base di Manta, in Ecuador, chiusa lo scorso luglio.
Uribe è stato criticato da Brasile, Argentina, Cile ma soprattutto da Venezuela, Ecuador e Bolivia, che sostengono che la presenza di nuove basi militari statunitensi nella regioni rischia di mettere a rischio la sicurezza regionale dell’America del Sud. Caracas ha addirittura minacciato di recidere le relazioni diplomatiche e commerciali con la Colombia.
Uribe ha cercato di rassicurare i colleghi degli altri paesi affermando che gli Stati Uniti si serviranno delle basi solo per combattere la produzione e il traffico di droga.
I paesi dell’UNASUR sono perfettamente consapevoli che la Colombia non rinuncerà al patto con gli Stati Uniti. Uribe ha vinto le elezioni proprio per le sue credenziali in materia di sicurezza, ed inoltre i due paesi cooperano nella lotta contro la droga sin dal 1999, quando venne lanciato il Plan Colombia.
Sicuramente i leader dell’America Latina continueranno a fare la voce grossa per infiammare le folle e ottenere maggiori consensi presso la popolazione impugnando l’arma della “lotta contro l’imperialismo americano”.
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