L’amministrazione Obama deve ancora decidere se proseguire con il progetto di installare il sistema di difesa antimissili balistici in Polonia e in Repubblica Ceca. La decisione finale dipenderà dall’esito del prossimo summit dei membri permanenti del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite (più la Germania) e dalla posizione che assumerà la Russia in quell’occasione sul programma nucleare iraniano. Se la Russia non coopererà alle sanzioni da applicare alla Repubblica Islamica, ma continuerà a mantenere i suoi rapporti solidali con l’Iran, con ogni probabilità gli Americani proseguiranno sulla strada dell’installazione del sistema antimissili.
Non è facile capire quali siano le mire dei Russi e come si comporteranno in futuro.
Dopo la fine della Guerra Fredda gli Occidentali credevano con convinzione che la liberalizzazione economica avrebbe portato con sé inevitabilmente anche una maggiore liberalizzazione politica e che la Russia fosse ormai sulla giusta strada. Ma
dal 2000 in poi lo stato russo ha perseguito con decisione la propria rinascita geopolitica e militare e si è riappropriato del controllo sull’economia e sulla società.
Dal canto loro
i Russi vedono gli eventi dell’era Gorbaciov/Eltsin come un tentativo deliberato dell’Occidente di distruggere la Russia. I Russi non hanno nessuna intenzione di ritornare indietro. Le continue prediche statunitensi sui diritti umani e sulla liberalizzazione economica, passate quasi del tutto inosservate in Russia, dimostrano che Washington sbaglia strategia nei confronti di Mosca. L’epoca in cui la politica russa si basava sui diritti umani e sulla liberalizzazione viene ricordata dai Russi – e non soltanto dalle elite –
come un periodo nefasto, certamente fra i peggiori della storia russa. Nessun Russo vorrebbe ritornare a quel periodo, ma l’Occidente ha continuato a ribadire che la strada giusta è il ritorno al caos post Guerra Fredda.
Per questo i Russi hanno iniziato a convincersi che gli Occidentali vogliano assestare
alla Russia il colpo finale.
La Russia non si batte con gli Stati Uniti per ottenere l’egemonia sull’intero pianeta, ma non ha neppure l’intenzione di permettere agli Occidentali di creare alleanze attorno ai suoi confini. La Russia ha un ruolo egemone quasi ovunque nei paesi dell’ex Unione Sovietica e basa la propria strategia sullo sviluppo ed esportazione di beni primari, dal gas naturale al grano.
Mantenendo il controllo sulle ex repubbliche sovietiche riesce a gestire al meglio la politica delle materie prime, specialmente per quanto riguarda l’energia.
Nonostante la guerra dello scorso agosto, Mosca non è particolarmente preoccupata dalla Georgia. Invece
l’Ucraina è una spina nel fianco del Cremlino. Fino a quando gli Stati Uniti continueranno a spingere per l’ingresso dell’Ucraina nella NATO, non potranno che essere visti come una minaccia alla sicurezza nazionale
. È sufficiente guardare una qualsiasi mappa per capirne il motivo.
La Russia continua a nutrire molti interessi nell’Europa dell’Est – specialmente in Polonia - che è un’importante zona cuscinetto fra la Germania e il territorio dell’ex Unione Sovietica. Per questo l’installazione del sistema di difesa antimissili balistici in Polonia rappresenta una vera minaccia per la Russia. I Polacchi dal canto loro ricordano ancora bene le invasioni subite in passato e quindi hanno comprensibilmente poca fiducia nei vicini.
L’Occidente al momento si trova di fronte ad una difficile scelta che influenzerà i futuri rapporti con Mosca: installare il sistema antimissili balistici per contenere la minaccia iraniana oppure rinunciarvi per salvaguardare i rapporti con la Russia.
Lascia un commento
Vuoi partecipare attivamente alla crescita del sito commentando gli articoli e interagendo con gli utenti e con gli autori?
Non devi fare altro che accedere e lasciare il tuo segno.
Ti aspettiamo!
Accedi
Non sei ancora registrato?
Registrati