Nigeria: amnistia ai ribelli
per le elezioni

Ateke Tom e Government Tompolo, due importanti leader del Movimento per l’Emancipazione del Delta del Niger, stanno trattando con il governo nigeriano per ottenere l’amnistia. Si tratta degli ultimi comandanti con cui il governo deve ancora trovare un accordo. Ma anche se il governo riuscisse a scendere a patti con tutti i leader ribelli, difficilmente la spirale di violenza si interromperà.   Il 15 luglio scorso Abuja ha proposto un periodo di  60 giorni per trattare l’amnistia con i ribelli e porre fine alle violenze del MEND, che negli ultimi mesi hanno causato la perdita di circa un terzo della produzione di petrolio del paese (800.000 barili in meno al giorno). Secondo gli analisti di Strategic Forecast con questa mossa il governo centrale intende trovare un accordo con i governanti locali – che si celano dietro alle attività dei ribelli – in vista delle elezioni politiche e regionali del 2011.   Il programma di amnistia terminerà il 4 ottobre prossimo. Sicuramente una parte dei ribelli scenderà a patti con il governo centrale e deporrà le armi in cambio di denaro - che in futuro verrà impiegato dai comandanti del MEND per acquistare nuovi armamenti sul mercato nero.   Per un periodo di tempo le attività del MEND si limiteranno a piccoli sabotaggi agli oleodotti e a modesti attacchi alle piattaforme al largo della costa, e difficilmente verranno condotte operazioni su vasta scala contro gli impianti petroliferi.   Ma di fatto i proventi dei furti di petrolio continueranno ad ingrassare le casse dei governanti locali del PDP, che si servono costantemente dei ribelli per intimidire l’opposizione e mettere a tacere i rivali politici.