Mercoledì 16 settembre 2009 i Rifugiati Politici Iraniani Residenti in Italia hanno fatto sapere che i 36 rifugiati politici iraniani arrestati dagli Iracheni ad Ashraf il 28 agosto scorso, in sciopero della fame nelle prigioni irachene, hanno inviato una richiesta di aiuto al Papa, perché faccia conoscere al mondo la loro situazione e impedisca che l’Iraq li consegni al regime iraniano. I 36 dichiarano di utilizzare metodi di resistenza non violenta ispirati all’insegnamento di Gandhi.
Fino allo scorso giugno gli esuli di Ashraf erano sotto la protezione degli USA, ma dopo il ritiro degli USA dal territorio iracheno il governo di al-Maliki cerca di liquidare la resistenza iraniana in esilio per fare un favore al vicino Iran. I 36 militanti preferiscono morire di fame piuttosto che essere consegnati al regime di Ahmadinejad. Decine di altri esuli iraniani nel mondo sono in sciopero della fame da 40 giorni per solidarietà con i 36 ostaggi.
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