Il 27 settembre il Telegraph scrive della scoperta in Pakistan, nel Waziristan - vicino alla frontiera con l'Afghanistan, di un villaggio di terroristi islamici, tutti tedeschi.
Il villaggio è gestito dal Movimento Islamico dell'Uzbekistan, affiliato ad al Qaeda, specializzato in attacchi in Afghanistan contro le forze della NATO.
In un bel video di propaganda on-line il presentatore mostra - in tedesco - un bel villaggio pulito e ordinato, con scuole, ospedale, farmacie, case ridenti, e invita i tedeschi ad arruolarsi ed addestrarsi a 'una morte gloriosa'. Nel villaggio vivono e si addestrano per lo più tedeschi islamici di seconda generazione, nati in Germania da padri in maggioranza arabi.
La autorità pakistane, allertate, ne hanno arrestati alcuni per immigrazione illegale, e sono in corso trattative per l'estradizione in Germania.
Fra gli arrestati c'è un certo Adrian M. di famiglia tedesca ma convertito all'islam, con moglie eritrea e figlioletta di quattro anni.
Il capo del villaggio è un certo Abu Adam, alias Mounir Chouka, un tedesco di 24 anni di famiglia islamica, nato in un elegante quartiere di Bonn, congedato dall’esercito tedesco, ex dipendente dell’Ufficio Federale di Statistica.
Secondo Khalid Khawaja, un ex agente segreto pachistano, fra i terroristi di al Qaeda alleati con i Talebani i più fanatici sono proprio gli Europei - e fra gli Europei i contingenti più significativi sono quello tedesco e quello svedese.
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