Il 21 ottobre 2009 un treno che trasportava carburante è stato fatto saltare in aria nei pressi di Senaki, nella provincia di Samegrelo – in Georgia. Nell’attentato sono andati distrutti 12 vagoni merci e altri 164 sono stati seriamente danneggiati.
La Georgia continua ad essere un paese altamente debole e instabile.
L’economia georgiana è molto povera, più di metà della popolazione sopravvive grazie all’agricoltura di sussistenza e più del 10% dei Georgiani si trova all’estero e invia rimesse a casa per sostenere le proprie famiglie. La Georgia importa quasi tutto ciò di cui necessita, e i guadagni del governo provengono quasi esclusivamente dalle tasse sul transito delle merci dalla regione del Mar Caspio all’Occidente. Come se non bastasse Mosca continua a sostenere i movimenti secessionisti che si trovano lungo le linee di transito dei beni.
In Georgia vi è un unico corridoio per il trasporto delle merci che scorre da est a ovest lungo il paese ed è di vitale importanza per i rifornimenti energetici. Tutti i gasdotti, gli oleodotti, le ferrovie e le strade partono dal confine con l’Azerbaigian, passano dalla capitale Tiblisi e proseguono verso ovest. Poco dopo Tiblisi i gasdotti e gli oleodotti (il Baku-Tiblisi-Ceyhan e il Gasdotto del Caucaso del Sud) deviano a sud verso la Turchia, mentre la ferrovia prosegue fino alla costa georgiana sul Mar Nero. L’attentato ha colpito la linea che raggiunge due dei quattro porti del paese, rendendola momentaneamente inutilizzabile.
Nel 2008 due regioni georgiane – l’Abkhazia e l’Ossezia del Sud – hanno ottenuto l’indipendenza, ma anche l’Ajara e la Javakheti vorrebbero svincolarsi dalla giurisdizione di Tiblisi. Mosca ha dispiegato le truppe russe sia sui confini di Abkhazia e Ossezia del Sud che sul confine settentrionale dell’Armenia (alleata della Russia), in prossimità delle altre due regioni secessioniste (
vedi mappa a lato).
Recentemente l’assistente del ministro della difesa statunitense Alexander Vershbow è stato in Georgia per ricordare alla Russia che gli Stati Uniti non hanno smesso di interessarsi alla regione. Il Cremlino però potrebbe venire incontro a Washington e aiutare gli Americani a risolvere il dilemma Iran in cambio del controllo sulla Georgia.
Questo significa di fatto che
la stabilità di Tiblisi sarà inevitabilmente legata all’evolversi delle relazioni fra Russia e Stati Uniti.
A cura di Davide Meinero
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