Diplomazia israeliana
al lavoro

31/10/2009

Il 28 ottobre 2009 il Consigliere per la Sicurezza Nazionale statunitense James Jones ha incontrato il Direttore del Consiglio di Sicurezza russo Nikolai Patrushev e il ministro degli esteri Sergei Lavrov. Prima di recarsi a Mosca, Jones aveva dichiarato pubblicamente che se l’Iran non  mantiene gli impegni gli Stati Uniti non escludono nessuna opzione.   Israele per ora non ha ancora deciso nulla, ma si sta preparando per un’azione più incisiva nei confronti dell’Iran. Gerusalemme è impegnata in complesse manovre diplomatiche: l’ex ministro degli esteri israeliano Tzipi Livni è volato a Mosca lo stesso giorno dell’incontro fra Jones e Lavrov.   Israele non vuole che la Russia rifornisca l’Iran di armi strategiche che potrebbero creare ulteriori difficoltà in caso di attacco alle installazioni nucleari. La Livni ha probabilmente affrontato l’argomento negli ambienti del ministero degli Esteri a Mosca con l’approccio del ‘poliziotto buono’. Lo stesso giorno il ministro della difesa Ehud Barak, giocando il ruolo di ‘poliziotto cattivo’, si è recato in visita in Polonia e in Repubblica Ceca per ricordare a Mosca che Israele non esiterebbe a mettere il naso negli affari dei paesi alla periferia russa nel caso in cui il Cremlino continuasse a immischiarsi negli affari mediorientali.

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