Il 13 novembre 2009 un’autobomba è stata fatta esplodere contro il quartier generale provinciale dei servizi segreti (ISI) a Peshawar, nella Provincia di Frontiera Nordoccidentale - Pakistan. Nell’attacco 13 persone hanno perso la vita e una vasta parte degli edifici dell’ISI è andata distrutta. Si tratta della seconda volta che i Talebani prendono d’assalto gli uffici regionali dei servizi segreti dopo l’attacco del 27 marzo a Lahore, in Punjab.
Il quartier generale di Peshawar è un punto nevralgico per le operazioni contro i Talebani, specialmente ora che le truppe stanno combattendo contro i ribelli di Tehrik-i-Taliban Pakistan (TTP) nel Waziristan meridionale. Con questo attacco i Talebani intendono mandare un messaggio chiaro alle autorità pachistane e alla popolazione: lo stato non è capace di proteggere se stesso – e tanto meno la popolazione – dagli attacchi dei ribelli.
Recentemente si sono verificati altri attentati non rivendicati da TTP né da al Qaeda – in uno di questi, il 28 ottobre scorso, sono state uccise 150 persone, quasi tutte donne e bambini.
Tuttavia le capacità operative di TTP sono limitate quasi esclusivamente all’Area di Frontiera Nordoccidentale. Al di là di queste province gli attacchi sono clamorosi per la scelta degli obbiettivi, ma abbastanza sporadici e modesti da far ritenere che TTP non abbia la possibilità di compiere seri danni in questo periodo. La speranza è che l’offensiva delle truppe pakistane in Waziristan possa inferire un durissimo colpo alle capacità belliche di TTP.
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