liberamente tratto da un articolo di Bill Roggio, pubblicato il 24 novembre 2009 sul sito the Long War Journal.
I servizi segreti statunitensi sono ormai certi che al Qaeda ha costruito una rete terroristica in Siria. Negli ultimi due anni
la cellula di al Qaeda in Iraq è stata decimate dalle forze di sicurezza irachene e statunitensi e
quindi il gruppo terroristico si è unito agli ex baathisti del regime di Saddam -
tuttora in lotta contro il governo iracheno e le forze statunitensi - riparati in Siria dopo la sconfitta.
Gli Stati Uniti si sono accorti di quanto stava accadendo dopo aver lanciato un’operazione contro una cellula di al Qaeda che operava a Sukkarya – vicino ad Abu Kamal, nella parte orientale della Siria, a meno di dieci km dal confine con l’Iraq - uccidendo Abu Ghadiya, importante leader del movimento terroristico. Dopo la morte di Ghadiya, al Qaeda ha immediatamente inviato in Siria un importante ideologo jihadista, Sheikh Issa al Masri, perché lavorasse a stretto contatto con Abu Khalaf, che da tempo si occupa della riorganizzazione della cellula di al Qaeda in Siria orientale e dirige quotidianamente le operazioni terroristiche in Iraq.
Secondo l’intelligence statunitense Sheikh Issa attualmente si trova a Damasco ed è protetto dal Mukhabarat – i servizi segreti siriani. Con ogni probabilità i due leader di al Qaeda sono responsabili di molti attentati che hanno insanguinato l’Iraq negli ultimi mesi – compresi quelli di agosto e ottobre […]
La collaborazione fra baathisti e al Qaeda non è una novità: infatti già nell’autunno del 2006 l’Esercito Islamico Iracheno (composto da ex baathisti e soldati fedeli a Saddam) si era unito allo Stato Islamico dell’Iraq (filiale irachena di al Qaeda).
A cura di Davide Meinero
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