Il 30 novembre 2009 il governo nordcoreano ha annunciato di voler rivalutare la propria moneta. Tutte le vecchie banconote debbono essere sostituite con quelle nuove (cento banconote vecchie per una nuova) entro il 6 dicembre. Ogni persona può scambiare al massimo 100.000 won, ovvero il corrispettivo del salario di due anni. I diplomatici stranieri che operano in Corea del Nord sono stati avvertiti in ritardo del cambio - solo dopo che si erano accorti che molti negozi erano rimasti chiusi per effettuare il cambio. A quanto pare Pyongyang ha evitato di distribuire la nuova valuta in anticipo nei negozi per mantenere il segreto ed evitare così che la popolazione corresse a cambiare il denaro sul mercato nero.
Diverse ragioni potrebbero aver spinto la Corea del Nord a effettuare una mossa simile.
Nell’ultimo anno e mezzo il valore della moneta nordcoreana è crollato, anche per colpa delle azioni di disturbo degli attivisti stranieri (specialmente sudcoreani)
che inviavano denaro nordcoreano - spesso falso - in Corea del Nord servendosi di palloncini o attraverso una rete illegale che si trova sul confine fra Corea del Nord e Cina, per mandare in tilt i sistemi di controllo monetario di Pyongyang. Le loro azioni si sono rivelate particolarmente incisive, specialmente agli occhi del regime, che ha deciso così di cambiare registro.
La rivalutazione non soltanto bloccherà questo flusso illecito, ma danneggerà molto le persone che hanno ottenuto denaro illegalmente, dal momento che potrà convertire soltanto una piccola parte di denaro.
Danneggerà però duramente soprattutto la classe media - che aveva accumulato denaro in won - mentre i ceti più alti, che di solito possiedono conti esteri in valuta straniera, non saranno toccati. Anche i trafficanti di denaro sul mercato nero subiranno gravi perdite se non riusciranno a sbarazzarsi dei vecchi won al più presto.
Ma probabilmente la
rivalutazione è dovuta ai progetti economici futuri del governo nordcoreano: rimuovendo drasticamente la quantità di denaro in circolazione la valuta diventa decisamente più forte. Una scelta simile è necessaria
se il governo nordcoreano vuole aumentare i rapporti commerciali con l’esterno – che attualmente si limitano a pochi scambi con la Cina.
È quindi anche possibile che la rivalutazione sia legata alla volontà di Pyongyang di moltiplicare le relazioni commerciali con l’estero.
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