Pakistan
attentato a Multan

11/12/2009

L’8 dicembre 2009 a Multan, nella parte meridionale del Punjab, un nuovo assalto del gruppo ribelle Tehrik-i-Taliban Pakistan (TTP) ha distrutto una struttura dell’Inter-Services Intelligence (ISI) del Pakistan uccidendo dodici persone e ferendone altre quarantasette. A quanto pare quattro terroristi sono riusciti ad avvicinarsi ad una guardiola di sicurezza ed hanno iniziato a sparare colpi di fucile e granate contro la sede dell’ISI, quindi si sono avvicinati ed hanno fatto esplodere un’autobomba danneggiando gravemente l’edificio.    Si tratta del terzo attacco contro una sede dell’ISI negli ultimi sei mesi, tutti orditi con l’intento di dimostrare il livello di vulnerabilità dei sevizi segreti pachistani, che teoricamente dovrebbero essere i primi a difendere il paese dai nemici dello stato. I Talebani hanno anche dimostrato di essere capaci di spingersi nel cuore del Pakistan compiendo attacchi nel Punjab. La settimana prima anche Islamabad, Rawalpindi e Lahore – nel Punjab – e Peshawar – nella provincia di Frontiera Nordoccidentale - erano state prese di mira dagli attacchi dei ribelli.   L’attentato a Multan ha una valenza particolare perché sia il primo ministro Yousuf Raza Gilani che il ministro degli esteri Shah Mehmood Qureshi provengono da questa zona. A Multan si trova inoltre il Secondo Corpo d’Armata dell’esercito - uno dei sei presenti del Punjab. Colpendo Multan i Talebani vogliono dimostrare di poter facilmente espandere le operazioni più a Sud nel Sindh (vedi mappa a lato). Le autorità temono però che i ribelli lancino un attacco contro Karachi, prima città portuale del paese e importante centro finanziario ed economico del Pakistan - nonché il principale punto di unione fra il Pakistan e il mondo esterno. Un attentato a Karachi avrebbe gravi ripercussioni sull’economia del paese.  

Inoltre a complicare la situazione a Karachi vi sono le continue tensioni etniche fra le comunità Muhajir e Pahstun che i Talebani vorrebbero sfruttare a loro favore per destabilizzare Karachi e infierire un nuovo colpo al già debole governo pakistano. Il Movimento Mutahiddah Qaumi alla guida della città teme infatti che i Talebani si stabiliscano in città favoriti dai legami etnici con i milioni di Pashtun che vivono a Karachi

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