Il 6 dicembre 2009 il presidente uscente Evo Morales ha nuovamente vinto le elezioni con il 63% dei voti, ottenendo così la maggioranza al senato. Morales, il primo presidente indigeno della Bolivia, continua ad essere molto popolare fra le comunità indigene, che costituiscono la maggioranza della popolazione.
Morales è uscito più forte dalle recenti elezioni, nonostante la lotta fra il suo partito – Movimento per il Socialismo – e l’opposizione - costituita soprattutto dai Boliviani discendenti dagli Europei che vivono nelle pianure orientali del paese - non accenni a placarsi.
Lo scontro fra i due schieramenti riguarda principalmente la distribuzione delle risorse, dato che le pianure ne sono ricche mentre le montagne, abitate prevalentemente dagli indigeni, ne sono pressoché prive.
La politica di Morales si basa sulla redistribuzione della ricchezza - specialmente del denaro proveniente dai depositi di gas della parte orientale del paese. Anche
durante l’ultima campagna elettorale Morales ha promesso di costruire nuove case e scuole e di elargire incentivi alle donne incinte e agli anziani. Ora che ha vinto, Morales dovrà mantenere le promesse, ma non sarà così semplice: a causa del recente calo della produzione di gas e del continuo scontento della popolazione delle pianure non è detto che il governo trovi le risorse necessarie a conseguire gli obiettivi prefissati.
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