Alle 4:30 del 24 dicembre il governo yemenita ha lanciato un’operazione nell’area di al-Said, nella provincia di Shabwa – a sudest di Sanaa. L’attacco, scagliato in simultanea da aviazione e truppe di terra, mirava a colpire alcuni terroristi di al Qaeda. Le autorità yemenite hanno affermato che nell’assalto sono stati uccisi dai 31 ai 34 membri di al Qaeda e che altri 29 sono stati arrestati. Secondo fonti ufficiali fra le vittime ci sono anche numerosi terroristi stranieri provenienti da Arabia Saudita, Pakistan e Iraq.
Il governo yemenita intendeva innanzitutto colpire Anwar al-Awlaki, imam americano-yemenita che intratteneva legami con il maggiore statunitense Nidal Malik Hasan – responsabile dell’attacco contro i soldati statunitensi a Fort Hood. Nell’attacco pare siano stati uccisi l’ex segretario di Osama bin Laden, Nasir al-Wahayshu, il suo vice saudita, Abu-Sayyaf al-Shihri (ex detenuto di Guantanamo) e Mohammad Ahmed Saleh Umer, che pochi giorni prima aveva diffuso un video in cui arringava le folle di Abyan per spingerle al jihad.
Se l'identità degli uccisi fosse confermata, si tratterebbe di un grave colpo per al-Qaeda.
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