di
Khaled Abu Toameh
apparso su
http://www.hudsonny.org/2009/12/why-abbas-does-not-want-to-resume-peace-talks.php
“I leader dell’Autorità Palestinese hanno concluso che, nelle attuali circostanze, è inutile ritornare al tavolo dei negoziati con Israele. Infatti
sono convinti che l’unico modo per ottenere qualcosa sia spingere la comunità internazionale a esercitare maggiore pressione su Israele.
È per questa ragione che i rappresentanti dell’Autorità Palestinese hanno discusso con Europei e Americani del processo di pace – ma non con Israele. L’Autorità Palestinese di fatto continua a negoziare, ma con i ministri degli esteri di Francia, Svezia, Norvegia, Germania e Regno Unito - non con Israele. Tutte le mosse della leadership dell’Autorità Palestinese sono perfettamente coordinate con i diplomatici occidentali e con i loro governi. […] Infatti l’Autorità Palestinese ritiene che Israele attualmente sia piuttosto isolato nell’arena internazionale, specialmente dopo il rilascio del “rapporto Goldstone” sulla guerra di Gaza. La leadership palestinese crede che sia solo questione di tempo e Israele soccomberà alla crescente pressione internazionale.
Continuando a negoziare con Abbas, gli Occidentali di fatto continuano a tenere i Palestinesi lontani dal tavolo dei negoziati con Israele. Invece di trattare con Abbas i governi interessati dovrebbero spingere Abbas a dialogare con il diretto interessato, cioè Israele, prima che sia troppo tardi.
Ma al momento
Abbas non sembra però avere fretta.
Ed è per questo che quelli che credono che il processo di pace possa presto riprendere si sbagliano, e di grosso.”
Traduzione di Davide Meinero
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