4 gennaio 2009
Secondo fonti di Strategic Forecast, la Siria vorrebbe servirsi dell’ex segretario di Hezbollah al-Tufaili per condizionare le scelte del movimento sciita e modellare l’ambiente politico libanese a proprio favore.
Al Tufaili è stato il leader di Hezbollah dal 1989 al 1991, ma è stato espulso nel 1988 perché si opponeva ai legami sempre più stretti fra Hezbollah e Iran e non voleva che il gruppo fosse integrato nella scena politica libanese. Da allora vive in una cittadina della valle di Bekaa insieme ad alcuni fedeli collaboratori. I servizi segreti siriani hanno sempre finanziato e protetto Al Tufaili - per evitare che venisse arrestato dalle forze di sicurezza libanesi.
Ora Damasco starebbe cercando di convincere lo sceicco a creare un nuovo movimento, che potrebbe attirare i sostenitori di Hezbollah in disaccordo con l’attuale leadership.
Servendosi di al-Tufaili Damasco vuole creare maggiore tensione fra le varie fazioni di Hezbollah e spingerle una contro l’altra, in modo da insediarsi come paciere nella politica libanese ed espandere la propria influenza.
Frattanto
la Siria continua a negoziare con gli Stati Uniti e Israele attraverso Turchia ed Arabia Saudita, e a quanto pare
si sarebbe (segretamente) impegnata a tarpare le ali a Hezbollah in cambio di maggiori concessioni – fra cui il riconoscimento dell’egemonia siriana sul Libano e la restituzione della alture del Golan. Damasco però si muove molto cautamente per non alienarsi l’appoggio dell’Iran.
A cura di Davide Meinero
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