“Chi ha un figlio che studia la Torah è come se non morisse”
L’ebraismo tra tradizione e innovazione attraverso l’educazione al dialogo

14/10/2024

Stampa Articolo

Gli storici discutono sulle conseguenze del fatto che gli Italiani non hanno mai davvero fatto i conti con il fascismo e con la guerra d’aggressione, perché grazie ai partigiani riuscirono ad auto-rappresentarsi come vittime dei nazisti e dei fascisti, anziché come aggressori e fascisti. Altrettanto è successo per quanto riguarda l’antiebraismo e l’antisemitismo radicati in larga parte della cultura italiana. Gli Italiani non hanno fatto i conti neppure con la propria storia di discriminazione e persecuzione degli Ebrei, addebitandone la responsabilità a un manipolo di fascisti alleati dei nazisti, né hanno insegnato alle nuove generazioni chi sono gli Ebrei. A scuola gli Ebrei vengono citati in quanto ribelli ai Romani, poi ribelli al potere papale, infine vittime di Hitler. Quasi nulla si narra degli oltre 3000 anni della loro storia, né delle specificità della loro cultura, sempre tesa alla ricerca dell’innovazione attraverso gli strumenti del libero confronto e dell’approfondimento intellettuale, capace di sopravvivere millenni pur senza potere e per questo temuta da tutti i tiranni della storia.

Tramite  il convegno del 6 novembre 2024 ci  proponiamo di stimolare sia i docenti delle scuole pubbliche, sia le istituzioni dello stato a intensificare e rendere più sistematico lo studio della storia e della cultura degli Ebrei, non soltanto come strumento per contrastare l’antiebraismo e l’antisemitismo, ma anche come strumento di conoscenza dell’evoluzione storica dei valori di base dell’Occidente, a cui la cultura ebraica ha sempre grandemente contribuito.

Facciamo appello in particolare alle Università italiane perché provvedano a istituire corsi permanenti di storia degli ebrei e della cultura ebraica,  come parte ineludibile della storia culturale d’Europa.

Programma  del Convegno

Prima sessione (mattino)

10:00-11:00 - Corrado Martone (Università degli Studi di Torino) e Ida Zatelli (Università degli Studi di Firenze) dialogano sul tema:  La Bibbia ebraica e la sua interpretazione: un dialogo.

11:00-12:00 - Zvi Eckstein (Aaron Institute for Economic Policy, Tiomkin School of Economics, Reichman University)  presenta i suoi studi  su Nature or Nurture? How Child Care and Education Shaped Jewish History, 70-1850

12:00-12:30 Dibattito

Seconda  sessione ( pomeriggio)

15:00-16:00-  Fabrizio Lelli (Università degli Studi di Roma “La Sapienza”) e Roy Chen (Scrittore, Traduttore e Drammaturgo) dialogano sul tema Tra Oriente e Occidente: la letteratura israeliana specchio di identità poliedriche

16:30-17:30 - Alberto Cavaglion (Università degli Studi di Firenze) e rav Alberto Moshe Somekh (Comunità ebraica di Torino) illustrano L’idea di libertà

17:30-18:00 Dibattito