Il 15 gennaio 2010 le autorità Yemenite hanno annunciato che sei membri di al Qaeda della Penisola Arabica sono stati uccisi durante un bombardamento aereo nella regione settentrionale di Aljasher. Fra i morti ci sarebbe anche il comandante Qasim al-Raymi. Se così fosse, si tratterebbe di un grave colpo alla cellula yemenita di al Qaeda - anche se quasi certamente le attività dei terroristi non si fermeranno.
Al-Raymi, che in passato aveva lavorato direttamente per il leader della cellula yemenita Nasir al-Wahayshi, con ogni probabilità è responsabile di un fallito attacco terroristico contro le ambasciate estere di Sanaa e della morte di otto turisti spagnoli uccisi da un’autobomba nel luglio del 2007 nella provincia di Marib.
Sebbene Sanaa abbia rivendicato la responsabilità dell’attacco, vi sono numerosi indizi che fanno credere che le cose siano andate diversamente.
L’aviazione yemenita non ha i mezzi per scagliare attacchi di precisione, che richiedono un accurato lavoro di intelligence e una certa prontezza nella reazione. L’attacco potrebbe essere stato condotto dagli USA, ma il governo yemenita lo negherà sempre con decisione, per timore di possibili rivolte – come quella scoppiata dopo l’attacco statunitense contro la provincia di Marib nel 2002.
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