Il terrorista suicida Humam Khalil Abu-Mulal al Balawi, che il 30 dicembre scorso ha ucciso sette agenti della CIA presso la Forward Operating Base (FOB) Chapman nella provincia afgana di Khost, è apparso in un video rilasciato il 9 gennaio scorso, seduto accanto al leader del gruppo jihadista Tehrik-i-Taliban Pakistan (TTP).
Questo non significa però che sia stato il TTP ad organizzare l’attacco in Afghanistan. Nonostante il gruppo terroristico sia capace di lanciare attacchi suicidi o di organizzare assalti contro importanti infrastrutture pakistane, le sue operazioni normalmente non vanno al di là dei confini pakistani. Nella provincia di Khost opera la rete Haqqani, gruppo talebano afgano vicino ad al-Qaeda. Sarebbe stato più ‘logico’ per un terrorista arabo come al Balawi allearsi con al Qaeda piuttosto che con uno dei gruppi terroristi pakistani, ed è strano che sia invece entrato a far parte del TTP.
Per quale motivo al-Balawi si è legato al TTP e appare in un loro video?
Il TTP è il più grande movimento jihadista pakistano e non è difficile da contattare. Al contrario non è facile stabilire contatti con al Qaeda – o con altri gruppi minori – perché sono ossessionati dalla sicurezza e temono di essere infiltrati.
Nel video al-Balawi elogia la leadership di TTP – sia il fondatore Baitullah Mehsud, ucciso in un attacco statunitense lo scorso agosto, che il suo successore Hakeemullah, che compare nel video seduto accanto a lui. Al Balawi dichiara poi che gli Stati Uniti e i servizi segreti pakistani gli avevano offerto molto denaro per spiare i movimenti dei jihadisti in Pakistan, ma lui ha preferito unirsi al jihad.
Al Balawi nel suo discorso ribadisce più volte la necessità di radunare le forze degli ansar (i jihadisti indigeni) e dei muhajir (i jihadisti provenienti dall’estero) per raggiungere gli obiettivi prefissati. Con queste parole vuole stabilire un parallelo con le gesta del profeta Maometto, che nel 622 lasciò la Mecca con i suoi compagni – i muhajir storici – per raggiungere Medina. Qui Maometto ricevette l’aiuto della popolazione locale, che aveva deciso convertirsi all’Islam e di seguire il profeta (il vero ansar), e riuscì così a fondare il primo stato islamico.
Ma il TTP non ha i mezzi per lanciare operazioni in Afghanistan. Al Bulawi è probabilmente un singolo individuo che ha cercato un gruppo terroristico cui legarsi, ed è riuscito ad effettuare un atto di terrorismo in Afghanistan soltanto grazie ai suoi contatti con i servizi segreti americani. Il TTP ha colto l’occasione per farsi pubblicità, dimostrando di essere capace di mettere a segno attentati oltre il confine pakistano. È possibile che altri attori – membri di al Qaeda e/o della rete Haqqani – abbiano poi aiutato al Bulawi nell’impresa.
Questo video non dimostra però che la situazione sul terreno sia cambiata.
Gli Stati Uniti sanno di dover effettuare incursioni in territorio pakistano e sono consapevoli che tali operazioni potrebbero mettere a repentaglio la stabilità del governo pakistano. Dal canto suo Islamabad potrebbe usare questo video come occasione di propaganda volta a dimostrare che i Pachistani e agli Stati Uniti combattono contro uno stesso nemico. I Pakistani però vorrebbero colpire esclusivamente i terroristi che compiono attacchi su suolo pakistano, senza infastidire i Talebani afghani, ma nell’ambiente jihadista i vari gruppi (Talebani afgani, Talebani pakistani ed al Qaeda) sono inevitabilmente legati fra loro, ed è quindi difficile fare distinzioni.
È difficile prevedere quale sarà la strategia del governo pakistano nei mesi venturi.
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