Esplosione di violenza
in Nigeria

21/01/2010

Il 19 gennaio 2010 il vicepresidente nigeriano Goodluck Jonathan ha dispiegato l’esercito nello stato di Plateau e ha imposto il coprifuoco per porre fine agli scontri fra Cristiani e Musulmani – che finora hanno già causato 460 vittime – ed evitare che il conflitto si espanda nelle regioni circostanti. Negli stati limitrofi accanto alle unità regolari sono state inviate anche le truppe federali e numerosi agenti di polizia, in modo da soffocare la violenza sul nascere.   Jos, capoluogo del Plateau, si trova nella zona di confine fra il nord della Nigeria (a maggioranza musulmana) e il sud (a maggioranza cristiana), nella cosiddetta “cintura di mezzo” (vedi mappa a lato), e in passato è stata teatro di violenti scontri settari – già  nel 2008 furono uccise 800 persone.   Il 13 gennaio scorso la corte costituzionale nigeriana ha temporaneamente conferito al vicepresidente poteri presidenziali, perchè il presidente Yaradua è ricoverato in Arabia Saudita da novembre e non può svolgere il suo ruolo.  Johnatan (foto in alto), un Ijaw della regione del Delta del Niger, farà di tutto per svolgere al meglio il suo ruolo ed evitare che gli oppositori del nord - che non vogliono che lui assuma il potere se Yaradua morisse - lo dipingano come un politico debole e incapace di gestire l’attuale crisi.   A cura di Davide Meinero

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