Il 28 gennaio 2009 il direttore dell’Istituto Nazionale di Statistiche (NBS) ha annunciato di voler riformare i sistemi per la raccolta e l’analisi dei dati statistici per permettere al governo centrale di aver sempre il polso del tumultuoso sviluppo economico del paese.
La Cina è un paese immenso ed è quindi difficile monitorarne con precisione lo sviluppo.
Inoltre i governi provinciali, che gestiscono le statistiche riguardanti le loro aree di competenza, spesso ritoccano i dati a proprio vantaggio per far bella figura di fronte al governo centrale, esagerando alcuni problemi e ridimensionandone altri, in modo da mostrare sempre segnali di crescita. Se i dati sono positivi, i burocrati ottengono promozioni e perciò hanno un interesse personale a ritoccare le statistiche.
Il direttore del NBS Ma Jiantang ha dichiarato che nel 2009 si sono verificati 13.500 errori nella compilazione dei moduli statistici ed
ha quindi deciso che è giunta l’ora di cambiare il metodo di raccolta dati e di creare uno schema di calcolo unificato, ridimensionando il ruolo dei governi provinciali. Ad esempio nel 2007 il PIL totale delle varie provincie ammontava a 4 trilioni di dollari, mentre secondo i calcoli del NBS la cifra totale era di 3,5 trilioni di dollari. Questa enorme discrepanza sarebbe stata ancora maggiore se il NBS non avesse ricontrollato le statistiche provinciali prima di pubblicarle.
Ma Jiangtang ha poi aggiunto che è necessario abbandonare l’abitudine di elaborare statistiche soltanto anno su anno, che in periodi di grande volatilità rischiano di mostrare le tendenze in atto con ritardo di qualche mese – come mostra il grafico qui a lato. Statistiche che mostrino i dati mese su mese o trimestre su trimestre mostrano subito le tendenze in atto.
Con la riforma del NBS il governo centrale intende estendere il controllo alle province più remote aumentando la trasparenza, e impedire ai governi provinciali di variare i dati a proprio piacimento. Pechino ha assoluta necessità di comprendere rapidamente ciò che accade in ogni angolo della Cina per metter in atto politiche che possano ridurre le enormi differenze economiche fra le varie regioni.
A causa dell’alto livello di burocratizzazione non è detto che la riforma avrà successo in tempi brevi. Pechino ha però tutto l’interesse a raggiungere il controllo sui dati reali, per conoscere sempre la situazione del paese. Anche il governo centrale manipola abitualmente le statistiche per ragioni politiche, ma con le nuove riforme non dovrà più preoccuparsi delle manipolazioni effettuate dai governi regionali – avrà infatti il monopolio della manipolazione dei dati.
Fonte: Strategic Forecast
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