Unione Europea
il quadro economico peggiora

14/02/2010

Secondo le statistiche pubblicate il 12 febbraio 2010 dall’Eurostat il prodotto interno lordo (PIL) dell’Europa è ancora calato rispetto allo scorso trimestre. Gli unici paesi che hanno visto un segno di crescita sono Estonia, Francia, Slovenia e Regno Unito, mentre la Germania è passata dal + 0,7%  dello scorso trimestre alla crescita zero. I dati europei appaiono poco promettenti, specialmente se paragonati a quelli degli Stati Uniti - che sono cresciuti nello stesso periodo dell’1,4%.   La mancata crescita va attribuita ai gravi problemi bancari che l’Europa sta ancora affrontando e alla forza dell’Euro (che nell’ultimo trimestre 2009 valeva circa $1,5), che ha causato un calo delle esportazioni.   L’UE per ora non ha fatto molto per risolvere i problemi bancari. Secondo le previsioni della Commissione Europea nel periodo 2009/2010 in Europa verranno portati a perdita fra i 200 e i 400 miliardi di euro di titoli tossici.  Se poi la crisi della Grecia contagiasse anche gli altri paesi europei con un alto debito pubblico – Spagna, Italia e Portogallo – la situazione potrebbe peggiorare ulteriormente. Le banche di Germania e Francia hanno legami molto stretti con il sistema bancario greco e spagnolo, e dunque potrebbero essere trascinate nel baratro in caso di default della Grecia. Secondo la Banca dei Regolamenti Internazionali la Germania è esposta per 44 miliardi di Euro verso la Grecia, di 311 miliardi di euro verso la Spagna; la Francia  rispettivamente per 86 e per  207 miliardi di euro. Le banche tedesche debbono anche affrontare  i problemi degli istituti di credito regionali (Landesbanken), perciò il default (impossibilità di pagamento dei debiti alla loro scadenza) di uno o più membri dell’eurozona potrebbe mettere in ginocchio il sistema bancario tedesco.   La mancata crescita è dovuta anche al crollo delle esportazioni (-6% nel novembre 2009 rispetto all’anno precedente) che ha causato un grave calo della produzione industriale dell’UE (-5% nel dicembre 2009 rispetto all’anno precedente). E’ probabile che la disoccupazione in Europa aumenti  ancora nell’arco del 2010 – secondo le previsioni della Commissione Europea in Germania il tasso di disoccupazione passerà da 7,7% al 9,2% entro la fine dell’anno. La situazione si fa sempre più difficile.

Lascia un commento

Vuoi partecipare attivamente alla crescita del sito commentando gli articoli e interagendo con gli utenti e con gli autori?
Non devi fare altro che accedere e lasciare il tuo segno.
Ti aspettiamo!

Accedi

Non sei ancora registrato?

Registrati

I vostri commenti

Per questo articolo non sono presenti commenti.