Medvedev
riforma la polizia

21/02/2010

18 febbraio 2010   Il presidente russo Dmitri Medvedev ha deciso la riforma delle forze di polizia per porre un freno alla corruzione dilagante e ai continui abusi di potere. I primi a farne le spese sono stati due viceministri dell’interno, prontamente sostituiti, e 16 alti ufficiali di polizia, licenziati in tronco. Medvedev ha dichiarato di voler ridurre del 50% il personale del ministero dell’interno – che passerà da 20.000 a 10.000 unità – di voler tagliare di un quinto il numero degli agenti di polizia e di voler cambiare le regole di reclutamento dei poliziotti entro il 2012.   Inoltre il presidente russo ha firmato un decreto che ridimensiona i poteri del Ministero degli Interni togliendogli la facoltà di espellere i cittadini stranieri, di ispezionare le automobili e di mettere agli arresti domiciliari le persone arrestate per ubriachezza. La polizia russa è stata additata più e più volte di corruzione e abuso di potere dalle organizzazioni dei diritti umani, che accusano gli ufficiali di polizia di servirsi abitualmente della tortura e del ricatto, di falsificare le prove e di arrestare le persone per crimini mai commessi pur di raggiungere le quote d’arresto mensili. 
  Recentemente il numero di incidenti è aumentato al punto tale da spingere il Cremlino ad intervenire – ad esempio questa settimana un agente di polizia ubriaco ha investito una donna su un marciapiede. Uno dei casi più eclatanti risale allo scorso aprile,quando un agente di polizia ha accidentalmente ucciso due persone e ne ha ferite altre sette durante una sparatoria all’interno di un supermercato…   A cura di Davide Meinero

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