Il 22 marzo 2010 il presidente afgano Hamid Karzai ha incontrato una delegazione del gruppo militante Hizb-i-Islami guidata all’ex primo ministro afgano Qutbuddin Helal e dal signore della guerra Gulbuddin Hekmatyar, per avviare negoziati di pace. Hizb-i-Islami è la seconda più grande milizia Pashtun dopo i Talebani – con cui si è scontrato di recente nella provincia di Baghlan.
Hekmatyar nel corso degli anni ha sempre agito per il proprio tornaconto e per questo si è guadagnato la reputazione di voltagabbana. Inoltre nel periodo fra il 1992-96, durante la guerra civile, è stato coinvolto in atrocità contro le donne afgane.
Hekmatyar continua ad avere numerosi legami con il Pakistan – che risalgono agli anni ’70, quando il governo pakistano guidato da Zia ul-Haq lo aiutò a nella lotta contro i Sovietici – anche se recentemente ha moltiplicato i contatti con la Repubblica Islamica e al Qaeda – con grande preoccupazione degli USA.
Si tratta di un passo importante: Hizb-i-Islami ha preso le distanze dai Talebani e potrebbe ulteriormente moderare la propria visione. In ogni caso
Hekmatyar sta cercando di ritagliarsi una posizione dominante sui ribelli dell’est – dove i Talebani e Hizb-i-Islami sono in conflitto –
e del nord – dove i Talebani non hanno ancora una grande influenza.
I Talebani osservano con preoccupazione le mosse di Hekmatyar e sicuramente faranno di tutto per mantenere la coesione interna ed evitare eventuali defezioni.
Karzai ha senz’altro da guadagnare dagli attuali negoziati, ma al di là della defezione di Hizb-i-Islami le speranze di neutralizzare la ribellione dei Talebani sono ancora piuttosto limitate.
A cura di Davide Meinero
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