12 aprile 2010
Dopo lo scoppio di un incendio il 4 aprile 2010 il principale impianto termoelettrico venezuelano,
Planta Centro –
che produceva 175 megawatt di energia -
è stato chiuso ed è tuttora fuori uso. Secondo fonti ufficiali, il governo ha incrementato la presenza militare intorno alla centrale per proteggerla da eventuali manomissioni. Recentemente infatti in Venezuela sono stati arrestati otto Colombiani accusati di spionaggio e sabotaggio ai danni della griglia energetica del paese.
Anche l’impianto termoelettrico di Tacoa (380 megawatt) che fornisce energia alla capitale Caracas ha smesso di funzionare.
La situazione energetica venezuelana si fa sempre più grave
: il livello d’acqua della diga di Guri ha quasi raggiunto il limite di 240m sul livello del mare – al di sotto del quale altre dieci turbine smetteranno di operare. Il presidente Hugo Chavez, sempre più preoccupato dall’attuale situazione, il 9 aprile ha deciso di estendere lo stato d’emergenza per altri 60 giorni.
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