16 aprile 2010
Negli ultimi mesi gli Stati Uniti hanno aumentato il numero delle
forze speciali americane in Afghanistan sotto il comando JSOC (Joint Special Operations Command), portandole a circa 5.800 unità. Durante l’assalto contro Marjah lo scorso febbraio le forze speciali avevano già svolto un ruolo fondamentale.
Normalmente queste unità
sferrano attacchi veloci contro il nemico per catturare prigionieri ed ottenere informazioni che vengono immediatamente analizzate e sfruttate per organizzare nuove e rapide operazioni – in modo da cogliere di sorpresa gli avversari.
Inoltre negli ultimi mesi il Pakistan ha cooperato più attivamente con gli Stati Uniti, fornendo informazioni potenzialmente devastanti per i Talebani afgani. È ancora presto per vedere i risultati, ma vi sono buone probabilità che grazie alle nuove informazioni le forze statunitensi riescano a dividere i ribelli e spingerli al tavolo dei negoziati.
Tuttavia il tempo a disposizione non è molto, perché le truppe americane dovrebbero iniziare a ritirarsi nel 2011.
Gli Stati Uniti usano le forze speciali per aumentare a pressione sui Talebani fino a spingerli a trattative politiche, sperando così di evitare che il paese cada nel caos immediatamente dopo il ritiro statunitense.
A cura di Davide Meinero
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