23 aprile 2010
Il rapporto inviato recentemente dal segretario alla difesa Robert Gates al Congresso sull’Iran contiene informazioni sulle attività delle milizie al Quds - il braccio delle Guardie della Rivoluzione iraniane all’estero - in Sudamerica, specialmente in Venezuela. I membri delle milizie al Quds normalmente lavorano all’interno delle ambasciate iraniane o nei centri religiosi e culturali, e cercano di intessere legami con gli Sciiti della diaspora e altri potenziali alleati.
Le Guardie della Rivoluzione armano, finanziano e addestrano numerosi gruppi paramilitari in tutto il mondo – Washington già sapeva ad esempio che molti degli ‘ambasciatori’ che entravano e uscivano dall’Iraq erano in verità membri delle Guardie della Rivoluzione. È appurato che gli agenti iraniani hanno organizzato attentati contro importanti obiettivi occidentali, compreso l’attacco contro il Centro Ebraico AMIA a Buenos Aires, contro le Torri Khobar in Arabia Saudita e contro i soldati statunitensi in Afghanistan e Iraq. Grazie a queste unità militari, la Repubblica Islamica riesce a colpire obiettivi strategici all’estero senza lasciare tracce.
Negli ultimi anni l’Iran e il Venezuela, entrambi spinti dall’ostilità verso gli Stati Uniti, si sono alleati nella lotta contro l’Occidente e alle dichiarazioni di esaltante retorica hanno aggiunto forme di cooperazione. I contratti economici siglati negli ultimi mesi e l’apertura del Banco Internacional de Desarrolo ( filiale della Banca dell’Iran con sede a Caracas) hanno il preciso scopo di riciclare il denaro iraniano rimpinguando – in maniera illecita - anche le casse del Venezuela.
La cooperazione si estende anche al ramo militare: secondo fonti non confermate i membri della milizia al Quds in Venezuela al momento sarebbero 300. Di solito i miliziani si avvicinano a giovani Venezuelani di origine araba per reclutarli come agenti segreti, ma il risultato finora è stato scarso, perché gli Sciiti in Venezuela sono meno dell’1% - mentre i Musulmani in tutto sono il 4%.
Una parte delle milizie iraniane intrattiene relazioni con le Forze Armate Rivoluzionarie Colombiane (FARC), il più grande gruppo paramilitare colombiano – peraltro è ormai noto l’aiuto offerto dal presidente Chavez alle FARC e ad altri gruppi paramilitari minori. Grazie ai legami con le FARC la milizia al Quds potrebbe colpire obiettivi statunitensi in Colombia nel caso in cui la Repubblica Islamica si sentisse minacciata.
Altri membri delle milizie iraniane sono stati integrati nella Guardia Nazionale Venezuelana e nelle forze di polizia, così possono aiutare il presidente Chavez a colpire l’opposizione. Secondo fonti non confermate Guardie della Rivoluzione e agenti di Hezbollah starebbero segretamente addestrando unità dell’esercito venezuelano.
È prevedibile che Chavez aumenterà la collaborazione con Teheran nei mesi a venire, dopo aver dichiarato pubblicamente di essere pronto ad adottare la strategia della “guerra asimmetrica” (leggi terrorismo) per proteggersi dalla minaccia militare di Colombia e Stati Uniti.
A cura di Davide Meinero
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