Il 7 maggio 2010 il ministro degli interni pachistano Rehman Malik ha dichiarato che ‘Pakistan e Cina hanno schiacciato il Movimento Islamico del Turkestan Orientale (ETIM)’. Malik si riferiva all’uccisione del leader di al Qaeda Abdul Haq al-Turkistani del 15 febbraio scorso, colpito dal fuoco di un drone (aereo senza pilota). Malik ha aggiunto che ‘la leadership di ETIM è stata eliminata e che grazie all’aiuto della Cina il gruppo terroristico verrà presto neutralizzato del tutto’.
Al-Turkistani (alias Memetiming Memeti), leader spirituale di ETIM, aveva assunto il comando nel 2003 dopo la morte del comandante militare Hasan Mashum. L’ETIM intrattiene stretti legami con i separatisti uiguri dello Xinjiang e con il jihadismo internazionale, ma non è strutturato gerarchicamente e non ha una grande capacità operativa.
La Cina ha lo spauracchio dei ‘tre mali’: terrorismo, estremismo e separatismo. Dopo la rivolta dell’agosto 2009 fa molta attenzione ai separatisti Uiguiri dello Xinjiang. Pechino teme che i terroristi Uiguri che operano in Pakistan, in Afghanistan e nell’Asia centrale possano organizzare un attentato in Cina.
Nonostante l’annuncio di Malik, l’ETIM non ha interrotto le attività e ha incassato nuovi fondi dal Medio Oriente. Man mano che la Cina cresce, i gruppi separatisti come l’ETIM hanno più facilità a trovare fondi in chi teme l’espansionismo cinese.
La Cina e il Pakistan sono alleati di vecchia data, ma Pechino teme che Islamabad non controlli i terroristi islamici che operano su territorio pakistano - che potrebbero assistere i militanti uiguri contro la Cina.
L’atteggiamento pakistano è ambiguo: da una parte Islamabad si vanta dell’uccisione di al-Turkistani (colpito dai droni americani) per rilanciare le relazioni con la Cina, dall’altra nega di prendere parte ad operazioni con gli Stati Uniti, per non inimicarsi l’opinione pubblica pakistana - contraria alle operazioni dei droni statunitensi.
Pechino continua a provvedere finanziamenti alle forze di sicurezza pakistane: ha appena deciso di erogare un fido per 180 milioni di dollari per equipaggiamento e corsi di addestramento per le forze di sicurezza pakistane.
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