13 maggio 2010
Le truppe iraniane fanno un’incursione dentro i confini iracheni. Lo scambio di colpi d’arma da fuoco dura circa 90 minuti, dicono fli Iracheni. Ma dopo due giorni dichiarano che si è trattato soltanto di dieci minuti. Gli Iraniani prendono in ostaggio un ufficiale, sul cui rilascio i due paesi stanno negoziando.
Sul piano interno invece:
8 maggio 2010:
Il leader dell’opposizione Mir Hossein Musavi e sua moglie Zahra Rahnavard visitano la famiglia del regista Jafar Panahi, incarcerato il primo marzo scorso, si cui non si sa più nulla.
9 maggio 2010
Cinque prigionieri sono messi a morte perché accusati di aver organizzato attacchi dinamitardi e per presunti legami con gruppi terroristici. Almeno quattro di loro facevano parte della minoranza curda: si tratta di Farzad Kamangar, Shirin Alam Hooli, Farzad Vakili, Ali Heydarian, and Mehdi Eslamian. Tutti si erano sempre proclamati innocenti, estranei ai fatti loro attribuiti.
10 maggio 2010
Circa 100 membri delle forze di sicurezza Basij accompagnati da agenti in borghese prendono d’assalto una moschea Sufi nella città di Karaj, nel Nord del paese, urlando slogan contro il Sufismo, considerato un’eresia dell’Islam dai chierici più conservatori.
11 maggio 2010
Una corte iraniana condanna in contumacia Maziar Bahari (giornalista iraniano-canadese che svolse una indagine sulla ribellione postelettorale dello scorso giugno per conto della rivista Newskweek) a 74 frustate e a 13 anni e mezzo di galera per ‘questioni di sicurezza’, pur senza avere prove sufficienti.
Aprile- maggio 2010
Le forze navali iraniane svolgono due imponenti manovre per provare la loro capacità di combattimento e mostrare i muscoli. La prima esercitazione, denominata Grande Profeta V, si è tiene dal 22 al 25 aprile nel Golfo Persico e nello Stretto di Hormuz sotto la guida delle Guardie della Rivoluzione. La seconda, denominata Velayat 89, inizia il 5 maggio, ed è organizzata da un reparto della marina iraniana di stanza nel Golfo di Oman.
Durante le esercitazioni nel Golfo Persico 60 barche ad alta velocità raggruppate in gruppi da 10 fingono di attaccare un’ipotetica nave nemica con armi di fabbricazione cinese e iraniana.
L’esercitazione Velayat 89 è diretta dalla basa navale di Jask (aperta nel 2008), a circa 300 kilometri dal porto di Bandar Abbas. In questa esercitazione la marina deve creare una linea di difesa ad est dello Stretto di Hormuz per spingersi poi nel Golfo di Oman e oltre, nella parte nordoccidentale dell’Oceano Indiano.
17 maggio 2010.
Viene reso pubblico il testo dell’accordo triangolare fra Turchia, Iran e Brasile sull’arricchimento dell’uranio. Il meccanismo delineato non appare realizzabile con adeguati controlli di sicurezza. Il testo è comunque all’analisi delle cancellerie internazionali.
Eccolo:
JOINT DECLARATION BY IRAN, TURKEY AND BRAZIL
(17 May 2010)
Having met in Tehran, Islamic Republic of Iran, the undersigned have agreed on the
following Declaration:
1. We reaffirm our commitment to the Treaty on the Non-Proliferation of Nuclear
Weapons and in accordance with the related articles of the NPT, recall the right of all
State Parties, including the Islamic Republic of Iran, to develop research, production
and use of nuclear energy (as well as nuclear fuel cycle including enrichment
activities) for peaceful purposes without discrimination.
2. We express our strong conviction that we have the opportunity now to begin a forward
looking process that will create a positive, constructive, non-confrontational
atmosphere leading to an era of interaction and cooperation.
3. We believe that the nuclear fuel exchange is instrumental in initiating cooperation in
different areas, especially with regard to peaceful nuclear cooperation including
nuclear power plant and research reactors construction.
4. Based on this point the nuclear fuel exchange is a starting point to begin cooperation
and a positive constructive move forward among nations. Such a move should lead to
positive interaction and cooperation in the field of peaceful nuclear activities replacing
and avoiding all kinds of confrontation through refraining from measures, actions and
rhetorical statements that would jeopardize Iran’s rights and obligations under the
NPT.
5. Based on the above, in order to facilitate the nuclear cooperation mentioned above, the
Islamic Republic of Iran agrees to deposit 1200 kg LEU in Turkey. While in Turkey
this LEU will continue to be the property of Iran. Iran and the IAEA may station
observers to monitor the safekeeping of the LEU in Turkey.
6. Iran will notify the IAEA in writing through official channels of its agreement with the
above within seven days following the date of this declaration. Upon the positive
response of the Vienna Group (US, Russia, France and the IAEA) further details of the
exchange will be elaborated through a written agreement and proper arrangement
between Iran and the Vienna Group that specifically committed themselves to deliver
120 kg of fuel needed for the Tehran Research Reactor (TRR).
7. When the Vienna Group declares its commitment to this provision, then both parties
would commit themselves to the implemention of the agreement mentioned in item 6.
Islamic Republic of Iran expressed its readiness to deposit its LEU (1200 kg) within
one month. On the basis of the same agreement the Vienna Group should deliver 120
kg fuel required for TRR in no later than one year.
8. In case the provisions of this Declaration are not respected Turkey, upon the request of
Iran, will return swiftly and unconditionally Iran’s LEU to Iran.
FINAL
9. We welcome the decision of the Islamic Republic of Iran to continue as in the past
their talks with the 5+1 countries in Turkey on the common concerns based on
collective commitments according to the common points of their proposals.
10.Turkey and Brazil appreciated Iran’s commitment to the NPT and its constructive role
in pursuing the realization of nuclear rights of its member states. The Islamic Republic
of Iran likewise appreciated the constructive efforts of the friendly countries Turkey
and Brazil in creating the conducive environment for realization of Iran’s nuclear
rights.
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