Sin dal 1871 la storia europea è stata determinata dalla questione tedesca. Dopo il 1945 e durante la guerra fredda la questione tedesca sembrava superata dalla storia: i Tedeschi erano divisi fra i due blocchi in guerra, la cui forza ed i cui interessi erano grandemente superiori all'interesse dei Tedeschi a riaggregarsi in un unico stato.
Con la riunificazione tedesca l'Unione Europea, che ancora non aveva istituzioni politiche sovranazionali, né un esercito comune, né una politica estera comune, trovò nella moneta comune un nuovo collante con cui cementare gli interessi ed i destini della Germania a quelli degli altri paesi europei. Ora le differenti condizioni geografiche, economiche, politiche hanno portato ad una crisi (quella greca) in cui appare chiara l'incongruenza intrinseca dell'Euro:
una sola moneta non può essere mantenuta se non c'è un solo centro decisionale, e la convinzione di condividere un comune destino, per cui chi più ha capisce la necessità di sovvenzionare chi ha meno per salvare anche se stesso.
Supereremo questa crisi - l'euro si stabilizzerà. Ma per quanto?
Se l'opinione pubblica nei vari paesi non raggiungerà l'unanime convinzione che è interesse vitale per tutti il rimanere fedeli agli ideali dell'Unione Europea, anche a costo di rinunciare a larga parte dell' autonomia nazionale e della ricchezza locale,
fra 10 anni l'Unione Europea potrebbe essersi ridotta ad un semplice trattato internazionale, che in qualunque momento può essere rivisto o abbandonato, se non corrisponde più agli interessi dello stato nazionale.
Che cosa potrebbe allora succedere?
Lo scenario più probabile - il più logico per motivi economici - è un
accordo privilegiato fra Germania e Russia. I due paesi trarrebbero enormi vantaggi dal condividere mercato di produzione e di vendita. Insieme possederebbero una grande percentuale dei terreni fertili e delle risorse minerarie e dell'energia disponibile al mondo. Insieme disporrebbero di un largo mercato di consumo, che ha ancora enormi possibilità di sviluppo. Insieme potrebbero dominare economicamente i paesi che si estendono in Europa Centrale e in Asia Centrale.
E questo è il punto.
Gli altri paesi europei potrebbero accettare questa situazione, o si ritornerebbe alla guerra? E gli USA e la Cina accetterebbero la nascita di un tale gigante economico senza fargli guerra in modo diretto o indiretto?
Se la Germania non rimane legata a doppio filo all'Europa e all'Euro, prima o poi in Europa torna la guerra. Perché la Germania rimanga legata all'Europa e all'Euro, occorre darle più potere decisionale, più possibilità di controllo effettivo sulla spesa - e dunque sulla politica - degli altri stati, e accettare la dominanza non solo economica ma anche politica dei Tedeschi in Europa. Ponendo tutti i 'paletti' possibili, ma sapendo che molto potere va necessariamente concesso.
La lungimiranza e la saggezza dei governi europei e dei popoli europei sono messi a dura prova: siamo in un momento cruciale, siamo ad un bivio. Che via prenderà la storia europea dei prossimi decenni?
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