Spigolando fra le notizie di maggio 2010, si raccoglie un bel cestino di esempi per capire i metodi del regime degli Ayatollah.
a) Ecco il metodo per coltivare la fedeltà dei propri diplomatici.
I figli dei diplomatici iraniani sono stati costretti a ritornare in Iran. Hassan Moslemi, direttore del Dipartimento dell’Università e delle Borse di studio (che dipende dal Ministero delle Scienze) ha dichiarato che fra il 20 marzo 2009 e il 20 marzo 2010 oltre duecento figli di diplomatici iraniani sono stati fatti rientrare in patria. Il Ministero degli Affari Esteri ha proibito ai figli degli ambasciatori iraniani in Europa (e specialmente in Gran Bretagna) di studiare dove si trovano in missione i loro genitori. Moslemi ha poi annunciato che i ragazzi continueranno la loro educazione in Iran.
b) Ecco il metodo per riaprire un caso giudiziario.
Ali Vakili-Rod, membro delle Guardie della Rivoluzione e assassino di Shahpour Bakhtiar,ex primo ministro iraniano, è stato scarcerato dalle prigioni francesi (dove si trovava da 16 anni) e potrà ritornare presto in Iran. Valikili-Rod è stato rilasciato dai Francesi in cambio della liberazione della giovane studentessa francese Clotilde Reiss, arrestata durante le proteste dell’estate del 2009.
Vakili-Rod era stato mandato in Francia dal suo governo, e là aveva finto di essere un membro dell’opposizione in esilio, per guadagnarsi la fiducia dell’ex premier. Ma il 7 aprile 1991 Bakhtiar e la sua segretaria Soroush Katibeh furono assassinati a sangue freddo nonostante la protezione della scorta. Gli inquirenti scoprirono che Bakhtiar era stato assassinato con un pugnale e che i suoi assassini avevano lasciato delle carte di identità (probabilmente false) sul luogo del delitto. Due dei carnefici riuscirono a scappare in Iran, mentre il terzo (Vakili-Rod appunto) fu arrestato in Svizzera con un complice, Zeyal Sarhadi, pronipote dell’ex presidente Rafsanjani. Entrambi vennero estradati in Francia, dove Vakili-Rod venne condannato all’ergastolo nel dicembre del 1994.
c) Ecco il metodo che riporta in auge il ‘sei politico’.
In un documento del marzo 2009 si legge che “gli studenti Basiji potranno ottenere agevolazioni per il loro lavoro ‘disinteressato’ a favore di Hamas.” Il memorandum è stato inviato da Seyyed Mohammad Hosseini, viceministro della Scienza e della Tecnologia, al Dr. Bot’haei, presidente dell’Università Industriale di Tousi, che si trova a Teheran. Nel documento si può leggere: ‘A seguito della conversazione avuta a proposito degli studenti Basiji della Sua università, chiediamo che gli vengano rimandati gli esami, dato che non hanno potuto sostenerli nel tempo trascorso a Gaza in soccorso degli abitanti’.
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