Il 10 giugno 2010 in occasione del Forum per la Cooperazione Turco-Araba ad Istanbul i ministri degli esteri di Turchia, Siria, Libano e Giordania hanno annunciato di voler stabilire una zona di libero scambio e un Consiglio per la Cooperazione. Si tratta chiaramente di una mossa d’interesse politico e non economico, dato che gli scambi commerciali fra Ankara e gli altri tre paesi equivalgono a meno dell’1% del commercio estero totale della Turchia. Inoltre il governo turco aveva già accordi bilaterali di libero scambio con Giordania, Siria e Libano. Questo meccanismo politico multilaterale serve ad aumentare l’ influenza turca in Medio Oriente.
La Turchia ha l’economia più dinamica della regione: l’introduzione di un’area di libero scambio porterà benefici ad Ankara ed aumenterà la dipendenza degli altri paesi mediorientali.
Il governo turco vuole approfittare del recente incidente con Israele – che gli ha permesso di aumentare la propria popolarità presso gli Arabi – per diventare il leader del Medio Oriente.
Ankara in futuro cercherà di promuovere altri accordi economici in altre regioni circostanti – ad esempio nei Balcani – per aumentare ulteriormente la propria influenza.
A cura di Davide Meinero
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