Avvicinamento Russia-Germania
e storici fantasmi di guerra

23/06/2010

Liberamente tratto da una analisi di George Friedman per Strategic Forecast, 22 giugno 2010.   Il ministro degli esteri tedesco Guido Westerwelle ha dichiarato che mercoledì 24 giugno 2010 incontrerà i vertici di Francia e Polonia per presentare un piano di cooperazione e sicurezza russo-europeo. All’incontro parteciperà anche il ministro degli esteri russo Sergei Lavrov. La proposta è nata dopo l’incontro fra il presidente russo Dmitri Medvedev e il cancelliere Angela Merkel, e trae spunto da una bozza redatta dai Russi già nel 2008.   Che significa questa iniziativa tedesca?   La crisi economia ha spinto la Germania a rivedere la propria strategia. A partire dalla fine della Seconda Guerra Mondiale Berlino ha mirato a due obiettivi principali: 1)      mantenere stretti legami con in Francesi – e con gli altri paesi europei – per evitare una nuova guerra; 2)      garantire ricchezza e prosperità alla Germania.   Il ricordo della Grande Depressione e la rinuncia al militarismo hanno spinto i Tedeschi a concentrarsi sullo sviluppo economico e sul miglioramento delle condizioni di vita dei cittadini.  Grazie all’integrazione dei mercati europei la Germania è riuscita a perseguire entrambi gli obiettivi, creando saldi legami con la Francia e arricchendosi.   Ma con la crisi del 2008 la Germania ha cambiato atteggiamento nei confronti dell’UE, e la recente crisi finanziaria  dei paesi dell’Europa meridionale (soprattutto in Grecia) ha peggiorato la situazione. Berlino ha salvato la Grecia per salvare l’Euro e l’UE, ma la società tedesca e il governo tedeschi non hanno accettato questa decisione a cuor leggero. Nell’ottica tedesca l’UE deve  garantire la prosperità economica alla Germania: la semplice idea di salvare i paesi europei in difficoltà trasferendo loro la propria ricchezza appare come una prospettiva – comprensibilmente - inaccettabile.   I Tedeschi non intendono certo rinunciare all’ integrazione europea, che ha garantito 65 anni di pace, ma cercano di riformala per uscire dall’attuale situazione.     Il ruolo della Russia   Berlino per ragioni economiche ha intensificato i legami con il Cremlino. Oltre il 40% delle importazioni di gas tedesche provengono dalla Russia, che dal canto suo ha bisogno di tecnologia e know-how occidentale per il proprio sviluppo tecnologico, in modo da non dover dipendere soltanto dall’esportazioni di materie prime.   Dato che la popolazione tedesca è in calo e nell’arco di pochi anni potrebbe non essere più in grado di sostenere la crescita economica, migliaia di aziende tedesche hanno deciso di investire in Russia dove, nonostante la contrazione demografica, c’è ancora forza lavoro in eccesso. Spostando la produzione in Russia, i Tedeschi evitano di dover ricorre a nuovi immigrati che aumenterebbero il rischio di instabilità sociale.   I Tedeschi avevano già avviato relazioni economiche con la Russia prima del crollo dell’URSS. Ora che l’UE pare essersi trasformata in una ‘trappola’ che obbliga Berlino a sovvenzionare il resto dei paesi europei, la Germania è sempre più incline a ripensare la propria strategia: da un lato intende ristrutturare l’Unione per proteggersi dalle scelte politiche degli altri paesi, e dall’altra – visto che l’economia europea sembra avviata verso un lunga fase di stagnazione – deve necessariamente trovare un nuovo partner capace di assorbire l’enorme export tedesco.   Fra il 1871 e il 1941 gli attori principali sulla scena europea furono tre: Francia, Germania e Russia. Questi erano soliti allearsi una volta con l’uno, una volta con l’altro, e ogni cambiamento aumentava il rischio di guerra. Nel 1871 la Prussia si alleò con la Russia e attaccò la Francia, nel 1914 Francesi e Russi si unirono contro la Germania, e nel 1940 la Germania si schierò con i Russi e attaccò la Francia. In ogni caso il risultato fu sempre lo stesso: guerra.   La Germanianon ha nessuna intenzione di ritornare a quell’antico schema, al contrario vorrebbe integrare la Russia nel sistema di sicurezza europeo, o almeno nel suo sistema economico. Ma questo rischia di intaccare i rapporti fra la Germania e la  Francia, la cui strategia economica e difensiva poggia sul rapporto con Berlino. La ‘triplice alleanza’ fra Francia, Germania e Russia non ha mai funzionato perché la Francia ne è sempre uscita indebolita. È importante che Berlino non parli di ‘relazione a tre’, ma di inclusione della Russia in Europa, ponendo l’accento sulla sicurezza piuttosto che sull’economia Ma dovrà muoversi con cautela.   La situazione della Polonia è ancora più delicata. La Polonia è incastonata fra Russia e Germania, che in passato l’hanno invasa e attraversata a più riprese con le proprie truppe. Questo brucia ancora nella memoria di tutti i Polacchi, e un eventuale riavvicinamento fra Russia e Germania spaventerebbe di sicuro Varsavia. L’incontro di mercoledì prossimo è importantissimo: Francia e Polonia vogliono capire infatti che cosa sta accadendo.   Il ruolo della NATO   Per rassicurare Stati Uniti e Polonia la Russia ha dichiarato che il riavvicinamento fra Mosca e Berlino non rappresenta una minaccia per la NATO. Ma se la Russia inizierà a collaborare con la Germania su tematiche legate alla sicurezza metterà inevitabilmente un piede nella NATO. E se Mosca si opporrà alle decisioni degli altri paesi NATO (soprattutto a quelle degli USA) i paesi europei e la Germania dovranno scegliere da che parte stare. Come si potrebbe comportare Berlino di fronte a situazioni come quella della Georgia? Sia la Russia che la Germania non amano le pressioni degli Stati Uniti in caso di crisi internazionali. Potrebbero opporsi insieme alle pressioni americane?   Parte dell’incontro di mercoledì verrà dedicata ai problemi di Moldavia e Transnistria. La Moldavia, incastonata fra Romania e Ucraina (recentemente rientrata nei ranghi russi) in passato è stata conquistata sia dalla Russia che dalla Germania, e soltanto dopo la fine dell’URSS ha ottenuto l’indipendenza. La Transnistria (regione orientale della Moldavia) però, grazie all’aiuto di Mosca, si è staccata dalla Moldavia creando uno stato a sé – estremamente fragile. Alle elezioni del 2009 i Moldavi hanno eletto un governo filoccidentale, che vorrebbe riannettere la Transnistria nonostante la forte opposizione russa.     Non sarà facile risolvere la questione della Transnistria, ma da come verrà affrontata si capirà meglio quale piega potrebbero prendere le relazioni russo-tedesche. I Polacchi sono particolarmente interessati alla questione, dato che avrà ripercussioni su Romania ed Ucraina.     Non va dimenticato che i Tedeschi spingono per una collaborazione russo-europea e non russo-tedesca. Tuttavia l’iniziativa è stata presa unilateralmente, e verrà portata agli altri paesi europei soltanto in un secondo momento. I soli paesi europei ad essere stati invitati all’incontro sono Francia e Polonia. Nel frattempo Medvedev va in visita negli Stati Uniti. L’argomento non è all’ordine del giorno, ma verrà sicuramente affrontato negli incontri ufficiali e ufficiosi.     La Germania sta cercando di cambiare gli equilibri internazionali in modo radicale. In Europa Polacchi e i Francesi non sono certamente entusiasti di questa apertura a Oriente, e i paesi dell’Europa meridionale potrebbero sentirsi abbandonati. Gli Stati Uniti sono consapevoli che l’attuale riavvicinamento fra Russia e Germania rappresenta una minaccia ai propri interessi globali.   Come reagiranno?   A cura di Davide Meinero

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