Il 22 novembre 2010, pochi giorni dopo il sequestro delle armi iraniane in Nigeria, il Gambia – uno dei paesi più piccoli e stabili dell’Africa – ha interrotto i rapporti diplomatici con la Repubblica Islamica, invitando le autorità iraniane a lasciare il paese entro 48 ore e cancellando tutti i progetti di collaborazione con Teheran.
Al momento del sequestro non era ancora chiaro il destinatario delle armi, ma ora si pensa che fossero dirette ai guerriglieri del Movimento delle forze democratiche del Casamance che da oltre cinquant’anni combattono per ottenere l’indipendenza del Casamance (fertile regione del Senegal al confine con il Gambia).
Davide Meinero
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