Recentemente la monarchia sunnita del Bahrein ha avviato negoziati con gli sciiti dell’opposizione, che rappresentano il 70% della popolazione. Le trattative vanno seguite con attenzione perché potrebbero mutare gli equilibri geopolitici regionali.
È probabile che l’opposizione sciita riesca a strappare alcune concessioni e maggiore potere, con gran preoccupazione del Kuwait e dell’Arabia Saudita. Anche in Kuwait – partner strategico degli Stati Uniti per la pacificazione dell’Iraq –infatti è in corso da anni un braccio di ferro fra la monarchia al potere e la minoranza sciita – il 30% della popolazione, circa un milione di persone. Il rafforzamento della minoranza sciita in Bahrein renderebbe più baldanzosa la minoranza sciita che vive nella regione orientale dell’Arabia Saudita, zona ricca di petrolio.
Riyadh, già in difficoltà con il problema della successione, ha annunciato un ulteriore pacchetto di sussidi di $11 miliardi in case popolari e servizi sociali, sperando che così la popolazione rimanga tranquilla e la rivolta non raggiunga l’Arabia Saudita. Ma il mondo sta col fiato sospeso in attesa degli eventi.
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