Il 4 marzo 2011 migliaia di sostenitori del leader radicale sciita Muqtada al-Sadr hanno organizzato una manifestazione ad Al Amarah, circa 390 chilometri a sud di Baghdad.
Il giorno prima al-Sadr aveva accusato pubblicamente gli Stati Uniti di ‘voler deporre il leader libico Muhammar Gheddafi’ e di voler occupare la regione. La retorica di al-Sadr ha poco a che vedere con la crisi libica: il leader sciita alzando la voce intende mobilitare i suoi sostenitori, specialmente ora che si gioca una partita complicata fra Iran, Arabia Saudita e USA per il controllo della regione.
È probabile che la manifestazione sia stata ispirata dall’Iran, che cerca di destabilizzare i paesi del Golfo attraverso gli Sciiti, e cerca di impedire la costituzione di un governo stabile anche in Iraq.
Il governo iracheno, guidato da al Maliki, è perennemente in fase di stallo. Ora che i paesi mediorientali attraversano una fase difficile, Teheran ha interesse ad alimentare le tensioni in Medio Oriente – attraverso al-Sadr o gruppi fedeli – nella speranza di modificare gli equilibri regionali a proprio vantaggio.
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