I media in questi giorni considerano la perdita della maggioranza assoluta del partito di Putin (Russia Unita) un segno dell’indebolimento del suo potere.
In realtà la nuova legge elettorale è stata fatta apposta per permettere una parvenza di democrazia e di libere elezioni, ma elimina poi dalla Duma tutti partiti minori e dà un grosso premio di maggioranza al partito più forte. La nuova Duma avrà una forte maggioranza assoluta di deputati fedeli a Putin, che potrà far approvare qualunque tipo di legge, incluse le variazioni alla costituzione. Senza contare che i partiti di ‘opposizione’ che rimarranno alla Duma sono disponibilissimi a collaborare con Russia Unita su tutte le questioni di fondo.
Il gioco democratico fra i diversi partiti è dunque apparente: pura immagine. Nella sostanza Putin con questa elezioni ha aumentato il controllo sul parlamento. Putin ha anche subito approfittato delle notizie sul calo di popolarità del partito per decidere di cambiare lo speaker della Duma, Boris Gryzlov, troppo indipendente per i suoi gusti, dicendo che si tratta di un normale avvicendamento tipico delle democrazie, soprattutto dopo risultati poco soddisfacenti.
Perché i media occidentali esagerano il presunto indebolimento del potere di Putin? Probabilmente per sminuire il pericolo di una Russia troppo potente e non democratica, che fa molta paura all’Europa dell’est, e a tutto l’Occidente. In un momento di grandi problemi su tutti i fronti, all’Occidente fa bene pensare che sul fronte russo invece tutto vada bene e la democrazia progredisca.
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